I partner della coalizione di governo in Zimbabwe, il Movimento per il cambiamento democratico (MDC) e Zanu-PF, si sarebbero dovuti incontrare oggi ad Harare per colloqui decisivi sul futuro del paese.
I leader regionali, infatti, hanno posto come data limite il 5 dicembre entro cui risolvere la crisi.
Il presidente Jacob Zuma è atteso in visita in Zimbabwe il 6 dicembre per verificare la risoluzione del problema. Il compito gli è stato assegnato dalla SADC, la comunità di stati dell’Africa meridionale, per facilitare il raggiungimento di un accordo.
Il portavoce del partito MDC, Nelson Chamisa, ha detto che i partiti non hanno altra opzione possibile che migliorare ciò che già hanno concordato quando hanno firmato il GPA, l’accordo generale.
“Questo è un caso che non richiede giorni per essere risolto perché tutto è stato già concordato dai partiti. Perciò noi ci aspettiamo l’esecuzione integrale dell’accordo”, ha detto Chamisa.
Gli sforzi per ottenere un commento dai portavoce e dai politici del Zanu-PF sono stati vani. Tuttavia, secondo alcune fonti affidabili, si è appreso che il presidente Mugabe ha mostrato segni di voler cedere su alcuni punti.
Mugabe e Tsvangirai si sono incontrati la scorsa settimana in quella che chi ha assistito descrive come un incontro fruttuoso in cui hanno concordato un certo numero di riforme riguardanti i media.
Fonte: www.thestar.co.za