“Oggi più che mai l’Africa è al centro della politica estera italiana e i rapporti tra noi e il continente sono sempre più stretti, come dimostra il fatto che il nostro Paese è il principale investitore europeo in loco, con investimenti pari a 9 miliardi di euro nel 2017”.
Lo ha dichiarato la Vice Ministra degli Esteri Marina Sereni aprendo i lavori della Conferenza “Youth and Africa: exploring new approaches to economic cooperation, security and migration”, in corso oggi alla Farnesina, nell’ambito dell’iniziativa “New-Med”.
“Proprio per questo – ha proseguito Sereni – è un grande piacere per me essere oggi qui, insieme a tanti giovani e promettenti talenti dell’Africa settentrionale e sub-sahariana, che si sono distinti per i loro eccezionali contributi al dibattito in corso sul futuro del loro continente e delle relazioni euro-africane.
Le vostre relazioni mostrano una grande capacità di analizzare, con occhi nuovi, e di fornire raccomandazioni politiche innovative per le principali sfide che interessano l’Africa e l’Europa: migrazioni, cambiamenti climatici, uguaglianza di genere, commercio di armi e sicurezza”.
“L’Africa è ancora, e dovrebbe esserlo ancora di più, – ha notato la Vice Ministra – al centro della politica estera dell’UE. Oggi Bruxelles è il principale donatore del continente, fornendo oltre il 50% della quota totale di aiuti allo sviluppo. Circa 20 miliardi di euro di aiuti allo sviluppo sono destinati ogni anno attraverso programmi attuati a livello continentale, regionale e nazionale.
L’Unione è anche il principale partner commerciale dell’Africa, con flussi commerciali bilaterali che hanno superato i 300 miliardi di euro nel 2018”.
“Tra voi – ha detto ancora Sereni – vi sono molte donne. Il vostro ruolo nelle società africane è di crescente rilevanza e potete dare un contributo fondamentale per favorire la pace e la stabilità nei vostri Paesi.
Le donne possono anche svolgere un ruolo chiave nel promuovere lo sviluppo sostenibile nelle comunità.
Perché ciò accada, deve essere garantito il loro pieno accesso a istruzione, assistenza sanitaria e servizi igienico-sanitari.
L’Italia – ha concluso la Vice Ministra – ha fatto propri vari progetti di sviluppo della questione femminile in Africa, come nel resto del mondo”.
L’iniziativa “New-Med” vede al lavoro una rete di ricercatori e analisti che esaminano le dinamiche sociali, politiche, culturali e di sicurezza che stanno interessando l’area del Mediterraneo.
Il progetto è guidato dall’Istituto Affari Internazional (IAI) con il supporto del MAECI, del Segretariato dell’OSCE, della Compagnia di San Paolo, del German Marshall Fund (GMF) degli Stati Uniti.
Fonte: esteri.it