Lettera aperta alla Città di Aprilia, al Sindaco, alle Comunità cittadine italiane e straniere.
Io sottoscritto Camara Ibrahima, per senso patriottico senegalese e italiano, panafricanista, in questo giorno 4 aprile 2011 giorno commemorativo del 51° anniversario dell’independenza del mio paese, il Senegal, invito i destinatari di questa lettera ad esercitarsi nella ricerca della vera e piena informazione, imparando a leggere fra e oltre le righe, e a predisporsi alla reale condivisione di pareri, soluzioni, prospettive, nel tentativo di contribuire concretamente al superamento della confusione attuale che rischia di portarci tutti alla deriva.
I cittadini africani (poveri ed ultimi) non devono essere il pallone da gioco per gli interessi del capitalismo, contro la vita e la dignità umana.
No alle dittature! No all’imperialismo!
No alle ippocrisie dell’Occidente che strumentalizza i diritti umani, le istituzioni internazionali (NATO, Consiglio di Sicurezza delle Nazione Unite, l’Unione Africana, il Panel sulla crisi in Costa D’Avorio), con l’unico scopo di continuare la colonizzazione e di negare i diritti dei popoli africani.
La soluzione deve venire innanzitutto dagli africani!
Diaspora africana in Italia, Associazione comunità africana di Aprilia e dintorni, A.MO, Movimento diaspora africana- Redani- progetto BEDA – Comunità senegalese – Jamma GEN, non possiamo sfuggire alla nostra responsabilità!
Siamo noi i portatori delle risposte più efficaci, con il sostegno della parte migliore dell’Occidente; gli africani in prima fila, sostenuti dalla gente onesta e giusta d’Italia!
Ripartiamo dal bambino africano venuto alla luce sulla barca libica, in acque internazionali, sbarcato a Lampedusa, nato da genitori di nazionalità etiope ed eritrea: Etiopia ed Eritrea, ex colonie italiane, popoli vittime di guerre fomentate.
Oggi 4 aprile 2011 anniversario dell’independenza del Senegal vi offro il contributo di un senegalese senza odio ne rancore per i nostri ex colonizzatori (italiani ,francese, britannici, portoghesi, olandesi), per avere vissuto grazie a Leopold Sedar Senghor nella costante preparazione all’appuntamento del dare e ricevere, per costruire una civiltà universale!
La mia città Saint-Louis, in Senegal, festeggia quest’ anno i 350 anni della sua fondazione da parte dei colonizzatori francesi. A Saint-Louis si trovano ancora oggi la prima cattedrale dell’Africa occidentale francese, la prima scuola francese dell’Africa dal 1817, dove l’INTERCULTURALITA é vissuta da secoli, Saint-Louis per la sua stessa storia è il simbolo dell’Accoglienza, del senso della democrazia e del Dialogo con l’Altro.
A Saint-Louis, Cheikh Mohamadou Bamba, fondatore del Movimento Mouride quando gli europei si spartivano l’Africa a Berlino (dicembre 1884 e gennaio 1885), ha subito le vessazioni dei colonizzatori. Fatto prigioniero in Gabon, in Mauritania , tornato in Senegal, da uomo di pace e guida spirituale, raccomandò sempre lavoro e attegiamenti di pace.
Oggi Touba, la città fondata da Cheikh Mouhamadou Bamba sta diventando la prima città del Senegal, simbolo del senso di solidarietà e dei valori alti proclamati da Bamba.
Saint-Louis dalla sua posizione settentrionale ha la grande Moschea, contributo di El Hadji Omar Foutiyou Tall, resistente alla colonizzazione del Governatore Faidherb, il quale ancora oggi ha la sua statua nella piazza centrale dell’isola, vicino al Liceo EL HADJI OMAR FOUTIYOU TALL, mentre a sud dell’isola ancora vive la Cattedrale, simbolo della diversità religiosa.
In Senegal abbiamo la testimonianza di grandi uomini riconosciuti e venerati da tutti, independentamente dalla religione e dall’etnia.
Penso a El Hadjo Omar Tall (Fouta), El Hadj Malick Sy (Tivaoune), Cheikh Mouhamadou Bamba (Touba), Cardinale Yacinth Thiandoum(capo della comunità cattolica senegalese predecessore dell’attuale cardinale Adrien Sarr, le guide Abdoul Aziz Sy e Serigne Saliou Mbacke!
Saint-Louis ha ospitato gli studi di Abdou Diouf, ex presidente del Senegal, successore di Senghor ed attuale segretario generale dell’Organizzazione internazionale della francofonia,(scuola Brière de l’Isle) e di Abdoulaye Wade attuale presidente del Senegal ed attuale presidente dell’Organizzazione della Conferenza Islamica, professore di economia, alla Scuola Duval, attualmente denominata Ndatte Yalla, simbolo del corragio delle donne senegalesi ed africane in generale.
Saint-Louis ospita ogni anno, nel mese di maggio, il Festival internazionale di Jazz occasione privilegiata per tanti afro-americani ed afro-brasiliani per un pellegrinaggio nella terra dei loro antenati.
Il Senegal può e deve diventare un faro per ridisegnare un nuovo ordine del mondo; da Saint-Louis gettiamo le basi per un mondo migliore, più giusto.
Da Saint-Louis , dove lo staniero é accolto come fratello, rispettato ed onorato come ospite mai temuto!
Da Saint-Louis, dove la dignità umana é un valore imprescendibile!
A Saint-Louis ho studiato, al Liceo Charles De Gaulle , con professori francesi, senegalsi, russi!
A Saint-Louis sono cresciuto incontrando il Mondo ogni giorno!
A Saint-Louis ho vissuto e respirato la cittadinanza mondiale, il rispetto del prossimo, il senso del volontariato ed il valore del dono e della gratuità.
A Saint-Louis sono cresciuto con valori occidentali senza negare i valori africani.
Da Saint-Louis mi sono sentito pronto ad affrontare il mondo per conoscere orizzonti più lontani. A Saint-Louis voglio tornare per accogliere in pace e continuare ad annafiare l’albero della fratellanza internazionale.
A Saint-Louis é nata mia figlia Fatima che porta il nome della figlia del Profeta dell’Islam (Religione di Pace!).
A Saint-louis è arrivato mio padre raggiungendo suo fratello dopo il lavoro stagionale, dal villaggio natale Guede, nel 1956.
Da Saint-Louis sono partito transitando per la Francia prima di scegliere di incontrare il mondo a Roma, approdando ad Aprilia per averci trovato un tetto per la mia famiglia il 2 luglio 1999.
Ad Aprilia, il 13 dicembre 2003, é nata mia figlia Myriam, a cui ho dato il nome Maria , madre di Gesù.
Myriam é alunna modello nella sua classe “2 elementare della 4°circolo di Aprilia (Via Inghilterra), dopo avere frequentato la materna all’Arcobaleno(1°circolo Scuola elementare Marconi)
Ad Aprilia ho accettato di rimanere con la volontà di dare il mio contributo, ad Aprilia ho sofferto discriminazione, ho ottenuto affetto, ho avuto nemici ed amici, come è giusto che sia per uno straniero nell’Italia di oggi!
Ad Aprilia ho incontrato e rispettato Luigi Meddi a cui riconosco , come testimone diretto, una visione politica che non ho più ritrovato in nessuno politico apriliano dal 4 Aprile di 7 anni fa!
Oggi 4 Aprile 2011, insieme alla famiglia, ricordo il Sindaco Meddi a cui abbiamo parlato il 7 luglio 2003 all’Exmattatoio, nel tentativo di proiettare un Altra Aprilia ; questa Altra Aprilia che tutti noi abbiamo iniziato a costruire con l’elezione dell’attuale sindaco con circa 64% dei voti scegliendo di ripartire dal basso, mettendo da parte i soliti partiti politici.
Ricordo al Sindaco D’Alessio di avere il dovere morale di tradurre in atti concreti questa dedica in memoria di Luigi Meddi, dando seguito alla sua lungimiranza in merito all’integrazione degli immigrati.
A Meddi riconosciamo e dobbiamo la valorizzazione del CDS (Centro Servizi per l’Immigrazione, istituito in Via Cattaneo con i finanziamenti della Legge 286, Turco-Napolitano).
Oggi, per rispetto della sua memoria, sottolineo la piena responsabilità dell’attuale Sindaco di Aprilia per la gestione del CDS, da parte del Comune, con trasparenza e con il coinvolgimento diretto delle comunità straniere residenti ad Aprilia, oltre che con criteri di professionalità e di rappresentatività.
In nome di Luigi Meddi, ricordo che gli immigrati sono una risorsa da coinvolgere direttamente, senza il solito falso, ipocrita ed inutile assistenzialismo!
Gli Immigrati oggi sono la risorsa indispensabile per fare di Aprilia una città del Futuro, aperta al mondo che guarda a Roma e all’Africa, anche con la consapevolezza di non perdere le opportunità di sviluppo per le imprese dell’Agro Pontino, attraverso la cooperazione internazionale , la cooperazione decentrata, valorizzando la presenza delle comunità straniere come ponte con i paesi di provenienza, per guadagnare spazio e sostenere lo sviluppo delle imprese apriliane e italiane in generale!
Alla società civile di Aprilia, nell’ambito dell’anno internazionale del volontariato:
A tutti i cittadini di Aprilia, al consiglio dei giovani , ad Ilaria Bencivenni, capo gruppo del PDL e presidente della Commissione trasparenza, a tutte le componenti dell’opposizione, alle associazioni di volontariato e di promozione sociale , particolarmente al Comitato della Croce Rossa, a miei fratelli e sorelle scout di Aprilia, ai miei colleghi dell’Aprilia Multiservizi, ai miei amici del circolo Arci -La Freccia dell’Exmattatoio, a tutti i miei amici apriliani oggi emigrati in Australia, in Danimarca, in Galles , in Inghilterra, in Francia ,in Africa, ai ragazzi delle scuole di Aprilia con particolare attenzione a quelle dove studiano le mie figlie, Myriam (4°circolo), Fatima (Antonio Gramsci), ai giovani apriliani dei licei Rosselli e Meucci, ai dirigenti di tutte le scuole di Aprilia tendo una mano di amicizia tra senegalesi ed italiani per una cooperazione che diventi base per una conoscenza più approfondità tra noi, al fine di costruire una comunità apriliana solidale aperta e fiduciosa nella sua capacità di essere all’altezza delle sfide del nuovo ordine mondiale e del futuro del mondo in costruzione, oggi.
Una comunità aprilana interculturale, all’avanguardia, che guardi e pensi in modo globale, per meglio attuare strategie efficaci dell’agire a livello locale.
Ringrazio Aprilia per gli 11 anni di ospitalità e di residenza!
Un Grazie particolare a tutti gli insegnanti (maestre e professori) di Fatima e Myriam.
Ibrahima Camara, con Aprilia
www.fullafrica.org