Presentato ancora una volta il disegno di legge anti-omosessualità in Uganda!
Il 7 febbraio 2012 il disegno di legge anti-omosessualità è stato presentato per la seconda volta al parlamento ugandese. Lo stesso era già decaduto nel maggio 2011 con la chiusura della precedente legislazione.
Il Presidente della Camera ha annunciato che, avendo già la Commissione per gli affari legali e parlamentari prodotto una relazione sul disegno di legge nel 2011, la stessa potrebbe decidere di procedere direttamente con la seconda lettura. In questo modo si pone la base per il dibattito legislativo e la possibile conversione in legge in pochi giorni. Se il disegno di legge dovesse essere approvato, dovrebbe essere comunque firmato dal Presidente prima di diventare legge.
Il Codice penale ugandese già proibisce le relazioni consensuali fra persone dello stesso sesso e la nuova legge autorizzerebbe atti discriminatori contro tutti coloro che sono o vengono percepiti come lesbiche, gay, bisessuali e transgender. Il disegno di legge introduce la pena di morte per il reato di “omosessualità aggravata”, punisce tutti coloro che non denunciano le violazioni della legge entro le 24 ore, criminalizza la promozione dell’omosessualità. La legge renderebbe difficile il lavoro degli attivisti per i diritti umani e di tutti coloro che sono impegnati nelle professioni sanitarie.
Amnesty International è al corrente che alcune disposizioni di questa proposta di legge possono essere modificate, ma al momento il contenuto di questi emendamenti rimane poco chiaro.
Il disegno di legge è stato ripreso in un momento di crisi dei diritti umani in Uganda. Dopo la conclusione delle elezioni di febbraio 2011, è stato emanato un divieto contro ogni forma di assemblea pubblica e di manifestazione pacifica per motivi di sicurezza pubblica
Se il disegno di legge dovesse essere approvato, violerebbe il principio di non discriminazione e porterebbe alla violazione di alcuni diritti umani quali: la libertà di espressione; la libertà di pensiero, di coscienza e la libertà religiosa; la libertà di manifestare pacificamente; la libertà di associazione; la libertà e la sicurezza della persona, il diritto alla privacy; il più alto standard di salute e vita. Tutti questi diritti sono garantiti dalla costituzione ugandese e dai trattati internazionali e regionali di cui l’Uganda è stato parte, inclusi il Patto internazionale dei diritti civili e politici, il Patto internazionale dei diritti economici sociali, la Carta africana sui diritti dell’uomo e dei popoli.
Informazioni aggiuntive
Il disegno di legge antiomosessualità è decaduto (senza essere stato discusso) il 13 maggio 2011 con la chiusura della precedente legislatura.
Amnesty International e altre organizzazioni per i diritti umani hanno documentato casi di discriminazioni, arresti arbitrari, detenzione, tortura e altri maltrattamenti nei confronti di gay, lesbiche, bisessuali e transgender in Uganda. E tutto questo violazioni dei diritti umani sono state motivate con il pretesto di far rispettare le vigenti disposizioni del codice penale.
La comunità lgbt è stata inoltre esclusa dai programmi governativi per la prevenzione dell’Hiv/Aids e dalla fornitura di altri servizi sanitari. Questo disegno di legge potrebbe istituzionalizzare questa discriminazione. Inoltre la proposta, se convertita in legge, manderebbe un chiaro segnale di impunità a tutti coloro che volessero prendere di mira le persone lgbt a causa del loro reale o presunto orientamento sessuale o identità di genere.
Fonte: amnesty.it
Dovrebbero intervenire tutte le istituzioni internazionali che si battono per i diritti umani per impedire le discriminazioni che sono in atto in tante parti del mondo.