di Alfred Breitman
Un libro italiano al centro di progetti educativi e umanitari in Africa, per combattere povertà, fame e analfabetismo attraverso programmi razionali, efficienti e sostenibili, non solo a parole o con iniziative speculative. Il coraggio e la fede del reverendo Mukajanga, che attraverso la novella illustrata “Le stelle nella risaia” riconduce a scuola bambini e ragazzi. I villaggi del riso in Sierra Leone e il progetto di un film tratto dalla “novella di un mondo senza fame”
Kampala, 28 settembre 2015. In Uganda, nazione africana fra le più povere, dove il 35 per cento della popolazione vive con meno di 1 dollaro al giorno e dove l’analfabetismo è fra i problemi più gravi, è partito, grazie a una coraggiosa iniziativa privata, un progetto per convincere le famiglie a inviare i figli a scuola.
“E’ fondamentale che le famiglie si rendano conto di come lo studio sia importante per i bambini e i ragazzi,” spiega il reverendo Patrick Reuben Mukajanga, fautore del progetto, “e come la cultura sia la sola piattaforma che possa consentire al paese di crescere e alla popolazione ugandese di superare questo interminabile periodo di indigenza e disperazione”.
Il progetto si chiama “Le stelle nella risaia” ed è incentrato sul libro illustrato di cui è autore Roberto Malini, uno scrittore particolarmente amato in Africa – dove ha ricevuto importanti riconoscimenti – che è contemporaneamente un difensore dei diritti umani al cui attivo vanno riconosciute decine di azioni civili a difesa della vita, della libertà e della dignità di tanti profughi e di minoranze perseguitate, in primis i rom e gli omosessuali. Non a caso le Nazioni Unite e l’Unione europea hanno sostenuto e patrocinato a più riprese la sua opera umanitaria e quella dell’organizzazione di volontari di cui è co-presidente con Dario Picciau e Glenys Robinson: il Gruppo EveryOne.
Il Gruppo EveryOne, fondato nel 2007, si caratterizza per come si avvale dell’arte e della cultura quali strumenti di civiltà e progresso. Non è un caso che i dipinti digitali che impreziosiscono la novella “Le stelle nella risaia” siano proprio di Dario Picciau, che all’attività di difensore dei diritti umani alterna quella di artista e regista pluripremiato in Italia e all’estero.
L’opera – definita dalla critica “ la novella di un mondo senza fame” – è sostenuta da UNICEF e pubblicata in una pregiata veste cartonata da Valentina Edizioni – una casa editrice per bambini e ragazzi che pone il rispetto dei diritti umani e dell’ambiente al centro dei propri piani editoriali – sia in italiano che in edizione in lingua inglese: “The Stars in the Rice Field”.
Il libro è distribuito nelle scuole ugandesi a cura dell’istituto religioso e umanitario Saint Paul’s Voice Centre di Kampala ed è stato fornito gratuitamente dall’editrice milanese. “Siamo entusiasti di sostenere questo progetto,” commenta Valentina Brioschi, titolare di Valentina Edizioni, “perché siamo convinti che cultura ed educazione siano diritti umani e sentiamo come un dovere la necessità di promuoverle soprattutto nei paesi dove sono in corso crisi umanitarie.
Vedere le fotografie dei ragazzini ugandesi che tornano a scuola per leggere insieme ai loro insegnanti ‘Le stelle nella risaia’ ci ripaga dell’impegno che dedichiamo all’iniziativa”.
Contemporaneamente al progetto in Uganda, in un’altra nazione africana, la Sierra Leone, il libro è divenuto simbolo delle iniziative necessarie al paese per sconfiggere povertà e fame, nonché del grande progetto, promosso da Ente Fiera Isola della Scala (Verona), insieme al governo sierraleonese, degli” Smart Farm Village”, i villaggi intelligenti che consentiranno alle comunità agricole povere di raggiungere l’autonomia attraverso la coltivazione e la lavorazione a resa massimalizzata del riso.
“Per raggiungere questo obiettivo, però,” precisano gli autori Roberto Malini e Dario Picciau, “è fondamentale che realtà pubbliche e private dei paesi più ricchi scelgano di investire nei villaggi del riso e consentano alle stelle di brillare nelle notti della Sierra Leone, come nella nostra favola”.
Dal distretto di Ibanda, intanto, il reverendo Patrick Reuben Mukajanga invia agli autori una serie di foto che mostrano il successo del progetto nella Premier High School di Kanoni, dove il libro è stato accolto nel programma scolastico.
“La favola ha entusiasmato gli studenti,” dice commosso il reverendo Mukajanga, “perché narra l’avventura di un ragazzino come loro, che grazie al coraggio e all’amore per la sua gente, aiutato dal nonno e dal dono della speranza, riesce a sconfiggere i nemici che ogni giorno sono davanti ai loro occhi: la povertà, la fame, la disperazione.
Insegnanti e allievi sono inoltre innamorati dei dipinti digitali di Dario Picciau, che rappresentano perfettamente la nostra Africa. Riguardo a queste opere d’arte, le sento anche un po’ mie, perché ho collaborato al progetto organizzando i set e scegliendo i modelli per l’artista”.
Anche il reverendo Patrick Leuben Mukajanga è un difensore dei diritti umani conosciuto e ammirato in tutto il mondo. “Siamo orgogliosi di questo libro che sta ispirando progetti così utili e importanti,” dicono gli autori, ”e ci auguriamo di poter rendere presto ufficiale la notizia che ‘Le stelle nella risaia’ diventerà un lungometraggio per il cinema, grazie all’impegno profuso da alcuni amici del progetto, fra i quali Valentina Edizioni, l’imprenditore etico Giorgio Serbanescu, la promotrice culturale Emanuela Zandonai, che lavorano perché dalla novella abbia origine un film educativo ed emozionante e si diffonda in ogni angolo del mondo, richiamando l’attenzione dei paesi ad economia forte sulla necessità di combattere la fame e la povertà.
Una sfida che deve essere condotta con programmi razionali, efficienti e sostenibili, non solo a parole o con iniziative speculative, come le tante che promuovono l’uso di fertilizzanti che aumentano la produzione agricola, ma a scapito della salute degli esseri umani e dell’ambiente agricolo”.
“In attesa di sviluppi cinematografici, in cui crediamo fortemente,” concludono Malini e Picciau, “ci stringiamo intorno a quelle autorità istituzionali della Sierra Leone che si impegnano per una nuova era di pace, benessere e progresso civile, agli imprenditori e ai ricercatori etici che cercano una soluzione al tragico problema della povertà e della fame, al reverendo Mukajanga, agli insegnanti ugandesi che hanno adottato il libro, ai ragazzi che hanno compreso il significato della novella e tornano a scuola, preparandosi a cambiare il mondo con lo studio, l’immaginazione, la fede”.
Fonte: comunicato stampa