Quello che segue è un post di Donata Columbro sul blog “Africa is a coutry” a proposito della propaganda dei siti e dei blog dei razzisti contro gli immigrati, e la reale truffa a danno di quest’ultimi portata avanti da italiani senza scrupoli.
“Contenuto prima di tutto”, dicono gli addetti al marketing, e finanche i bloggers razzisti sono coscienti del principio più importante che genera traffico per un nuovo sito web. E’ per questo che un gruppo di bloggers di destra e di attivisti che stanno dietro la pagina Facebook Resistenza Nazionale e il blog Identità.com hanno creato un aggregatore di notizie molto speciale: Tutti i crimini degli immigrati. Il sito raccoglie notizie online sul ruolo di cittadini italiani nati all’estero in qualsiasi tipo di crimine nel nostro paese (l’Italia). Non pubblicano solamente il feed RSS delle storie su una sola pagina web; fanno un vero lavoro editoriale per presentare le notizie ai lettori garantendo che questi ultimi capiscano i “pericoli” che derivano dall’essere circondati dagli immigrati.
Il titolo dell’aggregatore di notizie è normalmente riformulato in modo tale che non si possa dubitare circa l’origine delle persone coinvolte. Questo sarà seguito da un virgolettato preso dalla fonte della notizia (che sia un quotidiano nazionale o un comunicato stampa) e le foto pubblicate nei post spesso non sono collegate alla notizia ma sono versioni remixate per ottenere un altro scopo.
Sembra che l’obiettivo di Tutti i crimini degli immigrati sia quello di cementare l’idea che gli immigrati sono pericolosi per la società italiana. Gli stessi autori pubblicano un editoriale sul blog ‘Identità Nazionale’ dove il loro intento è quello di difendere una presunta pura identità nazionale degli italiani (bianchi, nati in qualsiasi posto ma con sangue italiano nelle loro vene) contro l’invasione degli stranieri provenienti da ogni parte del mondo. Mezioni speciali vengono date di solito per opporsi al programma d’integrazione avviato dal ministro della cooperazione Andrea Riccardi, che si schiera a favore della nuova legge che darebbe la cittadinanza ai bambini nati nel nostro paese, senza riguardo per la nazionalità dei loro genitori, in base al principio dello ius soli.
Questo è quello che scrivono contro la sua idea “malata”:
Per caso un Africano nato in Giappone, nasce con gli occhi a mandorla? No, perché l’ambiente non ha alcuna influenza sull’identità dell’individuo, se non trascurabile in ambito epi-genetico dopo decine di anni. Un Ghanese nato a Stoccolma, è identico ad un Ghanese nato ad Accra. / Pensate all’idolo attuale degli xenofili in crisi d’astinenza: Mario Barwuah Balotelli. Immaginate di non sapere chi sia e di incontrarlo per strada – si, lo so, ci sono incontri migliori – con lui un Ghanese e un Italiano: a chi somiglia Barwuah?
Per alcune settimane, gli autori di Identità.com hanno pubblicato posts sulla libertà di espressione dopo la chiusura del sito web neonazista Stormfront. Quattro persone sono state arrestate. L’agenzia di stampa nazionale Ansa ha scritto che i quattro giornalisti sono accusati di “incitamento all’odio razziale ed etnico sul sito, in cui veniva regolarmente pubblicato materiale di propaganda antisemita e sulla supremazia bianca.”
L’anno scorso è emerso che l’assassino di due immigrati senegalesi in un mercato di Firenze aveva dei collegamenti con questo gruppo. Messaggi di simpatia hanno iniziato a comparire sul forum di Stormfront da membri che conoscevano il killer e che ammiravano le sue gesta “coraggiose” (l’uomo è stato ucciso dalla polizia durante un’operazione).
Denunce contrarie a Tutti i crimini degli immigrati sono giunte dalle organizzazioni della società civile come ‘Osservatorio 21 luglio’ che monitora l’espansione dei messaggi violenti e razzisti nei media. La stessa ha chiesto alle autorità di porre fine alle loro attività online.
E per quanto riguarda i grandi media italiani?
Gli stereotipi sugli immigrati e i resoconti xenofobi aumentano. E’ molto difficile non trovare un articolo o un bollettino di notizie in cui non si indica la nazionalità delle persone coinvolte. Finanche i giornali di sinistra non sono esenti da questa pratica. Left, che dovrebbe essere il più attento nel trattare i temi dell’immigrazione, cade spesso nello stesso errore per attrarre lettori. Un recente esempio è dato da una copertina priva di ambiguità del famoso settimanale l’Espresso (vedi sopra). Unisce le parole “scandalo” e “immigrati” in copertina con la foto di un nero. Tuttavia, leggendo l’articolo, viene fuori che il giornalista ha fatto una ricerca sugli italiani che “rubano” soldi pubblici che erano destinati all’assistenza dei rifugiati. Il governo ha speso €20.000 per ogni migrante, ma nessuno di loro ha ricevuto quei soldi.
Questa, convenientemente, era una storia nascosta dal titolo Tutti i crimini degli immigrati.
Fonte: africaisacountry.com