Risolta positivamente la vicenda di Sahabi Sadali, il tunisino di 26 anni che nel mese di agosto ha salvato un’amica italiana e ha consentito ai carabinieri di arrestare i suoi aggressori, e che aveva ricevuto nei giorni scorsi il decreto di espulsione.
Sahabi è stato convocato ieri alla Questura di Torino dove ha iniziato le pratiche per la concessione di un permesso di soggiorno per motivi di giustizia.
La richiesta del permesso di soggiorno, dopo che la sua vicenda era stata denunciata da molte organizzazioni umanitarie, è stata richiesta direttamente dalla Procura del capoluogo piemontese.
Sadali è infatti il testimone di un reato e, al tempo stesso, anche vittima: i malviventi che hanno aggredito a coltellate l’amica, Loredana Rizza di 45 anni, gli avevano infatti rubato il marsupio.
Fonte: Immigrazione Oggi