Quali saranno le relazioni tra Italia e Tunisia?
“La Tunisia e l’Italia hanno avuto in passato e hanno tuttora ottime relazioni economiche e politiche. I legami storici ci uniscono così come ci unisce la geografia. L’Italia è il nostro secondo partner (commerciale, NdT) e abbiamo un’importante colonia qui in Italia. Speriamo che questa sia un ponte di dialogo tra i due paesi”.
Cosa cambierà per i tunisini con questa cooperazione?
La cooperazione economica tra Italia e Tunisia è già molto forte. Abbiamo una forte presenza delle imprese italiane in Tunisia con un volume importante. L’investitore nel settore degli idrocarburi è italiano. Questo lo dico per sottolineare l’importanza che ha l’Italia per la Tunisia. Come ho già detto occupa la seconda posizione e noi speriamo che questa venga ulteriormente consolidata. Speriamo, inoltre, che gli investitori italiani siano molto più presenti in Tunisia e che la presenza italiana sia ancora più totale e determinata nell’interesse dei due paesi.
La Lega al Governo può essere un pericolo per i rapporti con i musulmani?
Noi abbiamo sempre avuto buone relazioni con gli italiani. Io non credo che quelle posizioni possano avere qualsiasi tipo di ripercussione sui rapporti tra la Tunisia e l’Italia. La Tunisia ha un Islam aperto e tollerante. L’Italia ha profondamente radicata una tolleranza verso tutti. Non credo quindi che ci possa essere un cambiamento di attitudine in quel senso.