Riceviamo da Pina Piccolo e pubblichiamo molto volentieri quest’annuncio di un tributo a Miriam Makeba, la cantante sudafricana di Pata Pata morta dopo una sua esibizione in Italia.
In occasione della prossima edizione di “Imola in Musica”, il Comitato Primo Marzo – Imola ha elaborato il progetto “Tributo a Miriam Makeba” che unisce musica, poesia e occasioni di approfondimento, in tre giorni di iniziative dedicate alla memoria di una grande artista, una grande persona di rara sensibilità e di straordinario coraggio, fino al termine della sua vita impegnata a testimoniare solidarietà verso gli ultimi, gli sfruttati, gli umiliati.
Miriam Makeba è scomparsa a Castelvolturno il 10 novembre 2008, subito dopo essersi esibita in un concerto organizzato in solidarietà con Roberto Saviano e i sei lavoratori africani uccisi dalla camorra.
La sua figura e la maniera emblematica in cui è morta assumono grande rilevanza nell’Italia di oggi.
Il progetto si compone di due parti:
1) L’allestimento, alla Sala Annunziata, di uno spazio/mostra dedicato all’artista, dal 4 al 6 giugno.
Orari apertura mostra: venerdì 4 giugno: 17-22; sabato 5 e domenica 6 giugno: 10-12 e 16-22
L’esposizione di vari materiali (foto, filmati, testi) è curata nell’intento di restituire lo spessore umano ed artistico di “Mama Africa”, emblema di una complessa ricerca di espressione, di libertà, di dignità.
La stessa Sala Annunziata si fa punto di incontro per tre momenti di approfondimento/tavole rotonde.
Venerdì 4 giugno
ore 17: Inaugurazione della mostra “TRIBUTO A MIRIAM MAKEBA – Immagini, parole, suoni”
0re 18: “MAMA AFRICA”, tavola rotonda sul contributo di Miriam Makeba alla musica e alla lotta contro il razzismo. Con la partecipazione di: Marcello Lorrai (giornalista di “Radio popolare”, esperto di musica africana), Natalia Molebatsi (poetessa/performer), Siid Negash Sefaf (videografo, organizzatore culturale in ambito giovanile con Next Generation), rappresentanti delle comunità africane in Italia, Uoldelul Chelati Dirar (docente di storia africana Università di Macerata, in funzione di moderatore)
Letture dall’autobiografia di Miriam Makeba, ad opera di Marina Mazzolani e Corrado Gambi (Compagnia Teatrale della Luna Crescente)
Sabato 5 giugno
ore 17.30: “DONNE E AFRICHE”, tavola rotonda. Con la partecipazione di: Cecile Kyenge Kashetu (promotrice e coordinatrice progetto AFIA su sanità e salute a Lubumbashi, Congo, responsabile regionale del PD delle politiche per l’immigrazione), Alex Sarr (rappresentante di Noppaw campagna per riconoscere e valorizzare il ruolo delle donne in Africa e dare loro il Premio Nobel per la Pace 2010), Ernestine Kahindo Katirisa, (presidente dell’Associazione Società Civile Congolese d’Italia, già coordinatrice della promozione della donna a Goma nella R. D. Congo), Sokhna Sidibe, (operatrice sociosanitaria a Imola, conduttrice di laboratori per la promozione di forme artistiche ed artigianali africane, informata su donne e soluzioni ai problemi dell’acqua in Africa)
Domenica 6 giugno
ore 17.30: “POESIA IN VOCE. Griot, spoken word e slam”, tavola rotonda. Con la partecipazione: Paola Splendore (professoressa di letteratura post coloniale all’Università di Roma3, traduttrice di Warsan Shire), Raphael D’Abdon (studioso di performance poetry, hip hop all’Universita’ di Udine), Warsan Shire (poetessa/performer), Marco Borroni (studioso e saggista, si occupa di rap e forme di poesia orale in Italia), Franco Minganti (docente di letteratura americana all’Università di Bologna, in funzione di moderatore)
2) “SE MORISSI SUL PALCOSCENICO SAREI LA PERSONA PIU’ FELICE DEL MONDO”
Concerto in Piazza Medaglie D’Oro, dalle ore 20,30 di domenica 6 giugno: Performances delle poetesse di spoken word Natalia Molebatsi (sudafricana) con la sua band e Warsan Shire (somala)
Con la partecipazione di: Gruppo Danze Africane UONGAI – Imola; Ernestine Kahindo Katirisa (canzoni in swahili e altre lingue africane); Afrolite Kultral Group Music & Folks.
Comitato Primo Marzo 2010 – Imola
Informazioni e referenti: primomarzo2010Imola@gmail.com, http://www.primomarzo2010.it/
NOTIZIE SU ARTISTI, RELATORI E OSPITI DEL TRIBUTO A MIRIAM MAKEBA
Partecipanti alla tavola rotonda “Mama Africa” del 4 giugno:
* MARCELLO LORRAI è nato a Milano nel 1955. Lavora dal 1985 a Radio Popolare. Collabora con il Manifesto, Nigrizia, Il Giornale della Musica, Rolling Stone, Radio Svizzera Italiana, occupandosi soprattutto di jazz e musica africana. Ha curato il libro Italian Instabile Orchestra. Jazz come ricerca collettiva negli anni Novanta (Auditorium Edizioni, 1997), e ha pubblicato La battaglia del raï (con Chawki Senouci, Zelig, 1998), la guida musicale Cuba (Editori Riuniti, 2003), Africana (Auditorium Edizioni, 2006), l’ultimo suo libro è William Parker, Conversazioni sul jazz (Auditorium 2010).
* NATALIA MOLEBATSI è nata nel 1981 a Tembisa, una township situata tra Johannesburg e Pretoria, città, quest’ultima, nella quale attualmente risiede. Performing poet, scrittrice, saggista e giornalista, Natalia Molebatsi è una delle più importanti poetesse sudafricane della generazione del post-apartheid e si è esibita in diversi festival internazionali di musica e poesia in Sudafrica, Olanda, Nigeria, Zimbabwe e Botswana. In Italia è stata ospite dei festival internazionali di poesia e letteratura di Mantova, Firenze, Genova, Asuni, Trieste e Cagliari, oltre che di eventi culturali a Udine, Forlì, Treviso e Bologna. Nelle sue performance la parola parlata (spoken word) spesso si trasforma in canto, fondendosi con molteplici ritmi e generi musicali (blues, dub, jazz, hip hop). Per questo Natalia è considerata una delle più importanti esponenti del movimento di spoken word artists sudafricani, e la sua poesia si inserisce nel filone del cosiddetto floetry style, uno stile di performance orale a cavallo tra musica e poesia.
* SIID NEGASH, nato ad Asmara nel 1979 vive in Italia dal 1999 e si occupa di immigrazione a vario titolo.
Lavora come formatore e mediatore culturale, oltre che come interprete per richiedenti asilo.
E’ fondatore e vicesegretario del MDPO (Movimento Dignità e Pari Opportunità), esperienza che coinvolge un insieme variegato di persone di varie origini costituita in movimento politico che chiama tutti i cittadini a riflettere sulle reali possibilità della convivenza e dell’interazione civile.
E’ fondatore e vicepresidente di Ass. Next Generation Italy associazione di giovani immigrati e seconde generazioni: il nome sottolinea che il futuro (next) sarà composto da una generazione mista di futuri cittadini italiani. Videografo e sognatore di passione.
* UOLDELUL CHELATI DIRAR è nato ad Asmara in Eritrea. In Italia ha fatto i suoi studi secondari ed universitari.
Dopo aver concluso il dottorato di ricerca in Storia e istituzioni dell’Asia e dell’Africa moderna e contemporanea presso l’Università degli Studi di Cagliari, nel 1998 si è trasferito in Eritrea dove ha insegnato fino al 2003 presso il Dipartimento di Storia dell’Università di Asmara del quale è stato anche direttore dal 1998 al 2002.
Ritornato in Italia nel 2003, è attualmente Professore Associato ed insegna Storia e Istituzioni dell’Africa presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università degli studi di Macerata.
Storico di formazione, si è occupato principalmente di storia del Corno d’Africa ed in particolare dell’Eritrea, nel periodo coloniale.
I suoi interessi di ricerca vertono sui processi di formazione delle elite locali e lo sviluppo di ideologie nazionaliste.
COMPAGNIA TEATRALE DELLA LUNA CRESCENTE fondata nel 1984, dal 1991 la Compagnia denomina il sodalizio tra Marina Mazzolani e Corrado Gambi, che hanno fatto del loro teatro un intreccio di percorsi sperimentali e di progetti, spesso condivisi con altre persone, artisti, collaboratori. I percorsi principali di ricerca della Compagnia si ritrovano nei Teatri delle Diversità (dal 1986, con laboratori e spettacoli con lungodegenti psichiatrici e con persone in situazione di handicap – esperienze che hanno caratterizzato la Compagnia in ambito internazionale per i contenuti e le metodologie), nel Teatro di Lettura (dal 1986 – distinguendosi in ambito nazionale e internazionale) e nella direzione artistica e gestione del Teatro Comunale di Dozza (dal 2001, in collaborazione con il Comune di Dozza, la Provincia di Bologna, la Regione Emilia-Romagna).
Seconda tavola rotonda “Donne e Afriche”, 5 giugno
* CECILE KYENGE KASHETU, medico oculista, originaria del Congo, vive in Italia dal 1983 e si è laureata in medicina a Roma per poi specializzarsi in oculistica all’Università di Modena.
Eletta nel 2004 con i Ds consigliera nella Circoscrizione 3 di Modena, è responsabile regionale del Partito Democratico delle politiche per l’immigrazione e membro dell’ esecutivo e segreteria regionale PD.
E’ impegnata al servizio della promozione sociale e dell’integrazione, con un riguardo particolare per la terra d’origine, l’Africa.
Cooperatrice internazionale, promuove e coordina il progetto Afia su sanità e salute a Lubumbashi in Congo.
Partecipa, inoltre, alla formazione di operatori sanitari sulla medicina dell’immigrazione ed è impegnata nella promozione della piena cittadinanza degli immigrati con il progetto “Diaspora Africana” di cui è coordinatrice per il Nord Italia.
Dal 2010 è portavoce del movimento Primo Marzo Bologna.
ALEX SARR è il promotore e ideatore del progetto Turismo Responsabile di ChiAma l’Africa come pure mediatore di culture e tradizioni di nazionalità senegalese, e attualmente è uno dei principali esponenti del movimento internazionale per il NOPPAW (Nobel Peace Prize to African Women), cioè l’iniziativa internazionale per assegnare il Premio Nobel per la Pace alle Donne Africane nel 2010. Residente in Italia da molti anni, ha coordinato e ha partecipato alla campagna dei camion “Arriva l’Africa”.
Dopo aver compiuto un lungo viaggio portando l’Africa in 48 città d’Italia, ha dato continuità al progetto guidando i cittadini italiani alla scoperta di una piccola parte del continente africano e fondando l’associazione ChiAma il Senegal di cui è presidente.
E’ il primo africano a fondare un’associazione di turismo responsabile iscritta e certificata da AITR (Associazione italiana turismo responsabile).
Nell’ambito di questa attività vengono sostenute le comunità locali, secondo il principio di una gestione diretta e fattiva delle risorse.
Parte del viaggio viene dedicata alla conoscenza delle attività delle associazioni che operano soprattutto in ambito sanitario e di sostegno scolastico e parte della quota di partecipazione viene destinata al sostegno dei diversi progetti.
* KAHINDO KATIRISA, Ernestine, Presidente dell’associazione Società Civile Congolese d’Italia, già coordinatrice della promozione della donna e coscientizzazione degli adulti a Goma nella R. D.
Congo, è rifugiata politica in Italia dal 1997.
Responsabile anche di Barazavenir, ditta di raccolta dell’usato per l’Africa e di sfilate di moda africana con canto dal vivo.
* SOKHNA SIDIBE, nata e cresciuta nel Senegal, da molti anni in Italia e attualmente operatrice sociosanitaria a Imola, oltre ad attività di mediazione culturale, è conduttrice di laboratori per la promozione di forme artistiche ed artigianali africane, organizza laboratori per la trasmissione di forme di fabulazione orale africane, ultimamente si è occupata della questione dell’acqua e la desertificazione in Africa facendo ricerche sulle soluzioni avanzate dalle donne nel quotidiano.
Con la partecipazione di altre rappresentanti delle comunità africane presenti nel territorio.
Terza tavola rotonda “Poesia in voce: Griot, Spoken Word e Slam”, 6 giugno
* PAOLA SPLENDORE insegna Letteratura inglese all’Università di Roma Tre.
Si occupa in particolare di letterature postcoloniali e di letteratura migrante; ha pubblicato saggi sull’opera di scrittrici e scrittori indiani, sudafricani e caraibici.
Ha tradotto e curato opere di Virginia Woolf, Raymond Williams, J.M.Coetzee, Sujata Bhatt e Ingrid de Kok.
Tra le sue pubblicazioni Il ritorno del narratore (Pratiche 1991); Il Secondo Novecento. Romanzo, poesia, teatro in Storia della letteratura inglese (Einaudi 2000); Writing Mothers and Daughters, a cura di A. Giorgio, (Berghahn 2002); cura e traduzione di Sujata Bhatt, Il colore della solitudine (Donzelli 2005).
Ha pubblicato presso Donzelli un’antologia della poesia di Ingrid De Kok, Mappe del corpo.
E’ membro della redazione de Lo straniero e collabora con le riviste L’Indice e Leggendaria.
* WARSAN SHIRE, vincitrice del Poetry Slam Internazionale del 2007, è nata in Kenia nel 1988, da genitori somali in fuga dalla guerra civile, ed è poi cresciuta a Londra, dove la famiglia si era trasferita a pochi mesi dalla sua nascita.
Oggi, a poco più di venti anni, gira sia la Gran Bretagna che molti altri paesi (Stati uniti, Sud Africa, Canada, Germania) dando voce nelle sue performance ai diseredati e agli incompresi, mescolando l’inglese a termini presi dalle lingue africane. Numerosi sono stati i festival internazionali che l’hanno ospitata e i laboratori che ha condotto.
Tra i premi che ha ricevuto si distinguono il FLYA (Festival of London Youth Awards), e il Farrago 2007 campionato internazionale di poetry slam.
I temi delle emozionanti performance di poesia riflettono le esperienze della ricerca di asilo, la guerra, la perdita, l’attraversamento dei confini, la follia.
A Miriam Makeba ha dedicato una bellissima poesia che ha riscosso vasti consensi.
In uscita in Inghilterra la sua prima raccolta poetica con l’editore Flippedeye.
In Italia, alcune delle sue poesie sono state tradotte dalla studiosa Paola Splendore e pubblicate nella rivista “Lo straniero”, nel numero del 24 gennaio 2010.
* RAPHAEL D’ABDON è nato a Udine nel 1974.
Tra il 2000 e il 2001 ha svolto attività di ricerca presso l’English Department della University of Zululand, nel Kwa-Zulu Natal per poi laurearsi nel 2002 in Lingue e Letterature straniere all’Università di Udine con una tesi sulle donne incarcerate in Sudafrica durante l’apartheid.
Nel 2003 ha ottenuto un Master (MA in Arts) in Scienze politiche all’Università di Uppsala in Svezia (2003) e dal 2004 al 2006 è stato assegnista di ricerca presso l’Università di Udine, dove si è occupato di letteratura della migrazione in Italia e di interculturalità.
Ha pubblicato articoli, saggi, interviste e traduzioni per riviste e giornali quali Kúmá, Le Simplegadi, Proteo, Pagina Zero, Il Bianco e il Nero, Nuova Emigrazione, www.kush.co.za, e due suoi saggi e traduzioni sono stati recentemente pubblicati nel volume curato da Antonella Riem Anam Cara.
Sapienze antiche all’incrocio di mondi (Forum, Udine, 2006).
Sta per completare il dottorato in Scienze Linguistiche e Letterarie presso l’Università di Udine.
* MARCO BORRONI (11-11-1979) si è laureato in Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo presso l’Università IULM di Milano con una tesi sul rap italiano.
Appassionato sostenitore di un ritorno della poesia al quotidiano, si è avvicinato nella tarda adolescenza allo scenario Hip Hop intravedendovi, a livello espressivo, una stimolante occasione di riavvicinamento tra poesia contemporanea e gusto popolare.
Curatore e promotore di conferenze universitarie su tale argomento, negli anni accresce e condivide il suo sapere, affermandosi in parallelo come protagonista e conduttore di numerosi Poetry Slam, senza mai rinnegare la sua stretta vicinanza con lo stile compositivo tipico del testo rap.
Difensore di una poesia che nasce nell’underground e che riporta a galla i più variegati stili compositivi e contenutistici, Marco Borroni rappresenta oggi uno dei pochi solidi anelli di congiunzione tra il mondo didattico e il continuo fermento del substrato poetico.
Ha pubblicato: Rime di Sfida.
Rap e poesia nella voci di strada, Milano, Arcipelago Edizioni, 2004 incastRIMEtrici, Milano, Arcipelago Edizioni, 2006 (coautore Paolo Ornaghi).
FRANCO MINGANTI, insegna letteratura americana all’Università di Bologna. Si occupa prevalentemente delle trasformazioni dello storytelling americano alle prese con le triangolazioni dei media dello spettacolo (radio, cinema, tv/video, musica, fumetto, computer fiction). Autore di numerosi saggi di argomento musicale, ha organizzato convegni di studio sulla popular music, la Beat Generation, i rapporti tra jazz e letteratura, curandone i relativi atti (Rock Steady/Rock Study, Beat Generation, The Beat Goes On: 50 anni di controcultura, Jazztoldtales). Fa attualmente parte del direttivo della sezione italiana della IASPM.
CONCERTO FINALE DEL 6 GIUGNO, IN PIAZZA MEDAGLIE D’ORO
Performance di Natalia Molebatsi con accompagnamento musicale del contabassista Simone Serafini e performance di spoken word di Warsan Shire
Canzoni e cori in diverse lingue africane cantate da Kahindo Katirisa
GRUPPO DANZE AFRICANE UONGAI, il gruppo Uongai-TILT, sotto la guida del maestro MamadouDian Camara (Guinea Conakry), è caratterizzato da una forte presenza femminile.
Vederlo danzare significa partecipare al suo ritmo gioioso e travolgente.
Uongai (la parola in lingua sousosu significa “andiamo!”) (ri)scopre la cultura dell’Africa Occidentale attraverso la danza e la musica tradizionale dei luoghi, dove ogni ritmo ha una profonda storia e tradizione, raccontata da canti e gesti antichi, che stimolano la conoscenza e la ricerca delle proprie radici.
In seno all’associazione T.I.L.T., è in continua formazione e approfondimento, propone corsi, stage intensivi, viaggi esperienza, animazioni, percorsi scolastici.
AFROLITE KULTRAL GROUP “MUSIC & FOLKS”, fondato dal maestro di percussioni nigeriano Kenny Farinu il gruppo comprende sia una componente di promozione culturale sia musicisti e ballerini.
Afrolite utilizza strumenti musicali tradizionali dell’Africa occidentale precisamente Yoruna Nigeria e partecipa a festival musicali come pure a feste ed eventi della comunità africana e del territorio di San Giovanni Persiceto esibendosi anche in danze legate a ricorrenze particolari o cerimonie.
Scopo dell’associazione è di promuovere l’integrazione e la pace tra i popoli valorizzando le radici africane e coinvolgendo adulti, giovani delle “seconde generazioni” come pure tutti gli abitanti del territorio.
Qui una presentazione dei partecipanti
Partecipanti alla tavola rotonda “Mama Africa” del 4 giugno
MARCELLO LORRAI è nato a Milano nel 1955. Lavora dal 1985 a Radio Popolare. Collabora con il Manifesto, Nigrizia, Il Giornale della Musica, Rolling Stone, Radio Svizzera Italiana, occupandosi soprattutto di jazz e musica africana. Ha curato il libro Italian Instabile Orchestra. Jazz come ricerca collettiva negli anni Novanta (Auditorium Edizioni, 1997), e ha pubblicato La battaglia del raï (con Chawki Senouci, Zelig, 1998), la guida musicale Cuba (Editori Riuniti, 2003), Africana (Auditorium Edizioni, 2006), l’ultimo suo libro è William Parker, Conversazioni sul jazz (Auditorium 2010).
NATALIA MOLEBATSI è nata nel 1981 a Tembisa, una township situata tra Johannesburg e Pretoria, città, quest’ultima, nella quale attualmente risiede. Performing poet, scrittrice, saggista e giornalista, Natalia Molebatsi è una delle più importanti poetesse sudafricane della generazione del post-apartheid e si è esibita in diversi festival internazionali di musica e poesia in Sudafrica, Olanda, Nigeria, Zimbabwe e Botswana. In Italia è stata ospite dei festival internazionali di poesia e letteratura di Mantova, Firenze, Genova, Asuni, Trieste e Cagliari, oltre che di eventi culturali a Udine, Forlì, Treviso e Bologna. Nelle sue performance la parola parlata (spoken word) spesso si trasforma in canto, fondendosi con molteplici ritmi e generi musicali (blues, dub, jazz, hip hop). Per questo Natalia è considerata una delle più importanti esponenti del movimento di spoken word artists sudafricani, e la sua poesia si inserisce nel filone del cosiddetto floetry style, uno stile di performance orale a cavallo tra musica e poesia.
SIID NEGASH, nato ad Asmara nel 1979 vive in Italia dal 1999 e si occupa di immigrazione a vario titolo. Lavora come formatore e mediatore culturale, oltre che come interprete per richiedenti asilo. E’ fondatore e vicesegretario del MDPO (Movimento Dignità e Pari Opportunità), esperienza che coinvolge un insieme variegato di persone di varie origini costituita in movimento politico che chiama tutti i cittadini a riflettere sulle reali possibilità della convivenza e dell’interazione civile. E’ fondatore e vicepresidente di Ass. Next Generation Italy associazione di giovani immigrati e seconde generazioni: il nome sottolinea che il futuro (next) sarà composto da una generazione mista di futuri cittadini italiani. Videografo e sognatore di passione.
UOLDELUL CHELATI DIRAR (moderatore) è nato ad Asmara in Eritrea. In Italia ha fatto i suoi studi secondari ed universitari. Dopo aver concluso il dottorato di ricerca in Storia e istituzioni dell’Asia e dell’Africa moderna e contemporanea presso l’Università degli Studi di Cagliari, nel 1998 si è trasferito in Eritrea dove ha insegnato fino al 2003 presso il Dipartimento di Storia dell’Università di Asmara del quale è stato anche direttore dal 1998 al 2002. Ritornato in Italia nel 2003, è attualmente Professore Associato ed insegna Storia e Istituzioni dell’Africa presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università degli studi di Macerata. Storico di formazione, si è occupato principalmente di storia del Corno d’Africa ed in particolare dell’Eritrea, nel periodo coloniale. I suoi interessi di ricerca vertono sui processi di formazione delle elite locali e lo sviluppo di ideologie nazionaliste.
COMPAGNIA TEATRALE DELLA LUNA CRESCENTE fondata nel 1984, dal 1991 la Compagnia denomina il sodalizio tra Marina Mazzolani e Corrado Gambi, che hanno fatto del loro teatro un intreccio di percorsi sperimentali e di progetti, spesso condivisi con altre persone, artisti, collaboratori. I percorsi principali di ricerca della Compagnia si ritrovano nei Teatri delle Diversità (dal 1986, con laboratori e spettacoli con lungodegenti psichiatrici e con persone in situazione di handicap – esperienze che hanno caratterizzato la Compagnia in ambito internazionale per i contenuti e le metodologie), nel Teatro di Lettura (dal 1986 – distinguendosi in ambito nazionale e internazionale) e nella direzione artistica e gestione del Teatro Comunale di Dozza (dal 2001, in collaborazione con il Comune di Dozza, la Provincia di Bologna, la Regione Emilia-Romagna).
Seconda tavola rotonda “Donne e Afriche”, 5 giugno
CECILE KYENGE KASHETU, medico oculista, originaria del Congo, vive in Italia dal 1983 e si è laureata in medicina a Roma per poi specializzarsi in oculistica all’Università di Modena. Eletta nel 2004 con i Ds consigliera nella Circoscrizione 3 di Modena, è responsabile regionale del Partito Democratico delle politiche per l’immigrazione e membro dell’ esecutivo e segreteria regionale PD. E’ impegnata al servizio della promozione sociale e dell’integrazione, con un riguardo particolare per la terra d’origine, l’Africa. Cooperatrice internazionale, promuove e coordina il progetto Afia su sanità e salute a Lubumbashi in Congo. Partecipa, inoltre, alla formazione di operatori sanitari sulla medicina dell’immigrazione ed è impegnata nella promozione della piena cittadinanza degli immigrati con il progetto “Diaspora Africana” di cui è coordinatrice per il Nord Italia. Dal 2010 è portavoce del movimento Primo Marzo Bologna.
ALEX SARR è il promotore e ideatore del progetto Turismo Responsabile di ChiAma l’Africa come pure mediatore di culture e tradizioni di nazionalità senegalese, e attualmente è uno dei principali esponenti del movimento internazionale per il NOPPAW (Nobel Peace Prize to African Women), cioè l’iniziativa internazionale per assegnare il Premio Nobel per la Pace alle Donne Africane nel 2010. Residente in Italia da molti anni, ha coordinato e ha partecipato alla campagna dei camion “Arriva l’Africa”. Dopo aver compiuto un lungo viaggio portando l’Africa in 48 città d’Italia, ha dato continuità al progetto guidando i cittadini italiani alla scoperta di una piccola parte del continente africano e fondando l’associazione ChiAma il Senegal di cui è presidente. E’ il primo africano a fondare un’associazione di turismo responsabile iscritta e certificata da AITR (Associazione italiana turismo responsabile). Nell’ambito di questa attività vengono sostenute le comunità locali, secondo il principio di una gestione diretta e fattiva delle risorse. Parte del viaggio viene dedicata alla conoscenza delle attività delle associazioni che operano soprattutto in ambito sanitario e di sostegno scolastico e parte della quota di partecipazione viene destinata al sostegno dei diversi progetti.
KAHINDO KATIRISA, Ernestine, Presidente dell’associazione Società Civile Congolese d’Italia, già coordinatrice della promozione della donna e coscientizzazione degli adulti a Goma nella R. D. Congo, è rifugiata politica in Italia dal 1997. Responsabile anche di Barazavenir, ditta di raccolta dell’usato per l’Africa e di sfilate di moda africana con canto dal vivo.
SOKHNA SIDIBE, nata e cresciuta nel Senegal, da molti anni in Italia e attualmente operatrice sociosanitaria a Imola, oltre ad attività di mediazione culturale, è conduttrice di laboratori per la promozione di forme artistiche ed artigianali africane, organizza laboratori per la trasmissione di forme di fabulazione orale africane, ultimamente si è occupata della questione dell’acqua e la desertificazione in Africa facendo ricerche sulle soluzioni avanzate dalle donne nel quotidiano.
CRISTIANA FIAMINGO (moderatrice) è docente di Storia e Istituzioni dell’Africa presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi (la Statale) di Milano, svolge ricerche in Africa australe, in particolare, sull’uso politico della memoria nei processi di costruzione dello Stato e della Nazione nell’area ed è parte del comitato di redazione della rivista “afriche e orienti. Ogni anno organizza presso la Statale, con Stefano Bocchi (Fac. Agraria), seminari aperti alla cittadinanza v. http://siii.ariel.ctu.unimi.it dedicati alla gestione sostenibile del pianeta.
Con la partecipazione di altre rappresentanti delle comunità africane presenti nel territorio.
Terza tavola rotonda “Poesia in voce: Griot, Spoken Word e Slam”, 6 giugno
PAOLA SPLENDORE insegna Letteratura inglese all’Università di Roma Tre. Si occupa in particolare di letterature postcoloniali e di letteratura migrante; ha pubblicato saggi sull’opera di scrittrici e scrittori indiani, sudafricani e caraibici. Ha tradotto e curato opere di Virginia Woolf, Raymond Williams, J.M.Coetzee, Sujata Bhatt e Ingrid de Kok. Tra le sue pubblicazioni Il ritorno del narratore (Pratiche 1991); Il Secondo Novecento. Romanzo, poesia, teatro in Storia della letteratura inglese (Einaudi 2000); Writing Mothers and Daughters, a cura di A. Giorgio, (Berghahn 2002); cura e traduzione di Sujata Bhatt, Il colore della solitudine (Donzelli 2005). Ha pubblicato presso Donzelli un’antologia della poesia di Ingrid De Kok, Mappe del corpo. E’ membro della redazione de Lo straniero e collabora con le riviste L’Indice e Leggendaria.
WARSAN SHIRE, vincitrice del Poetry Slam Internazionale del 2007, è nata in Kenia nel 1988, da genitori somali in fuga dalla guerra civile, ed è poi cresciuta a Londra, dove la famiglia si era trasferita a pochi mesi dalla sua nascita. Oggi, a poco più di venti anni, gira sia la Gran Bretagna che molti altri paesi (Stati uniti, Sud Africa, Canada, Germania) dando voce nelle sue performance ai diseredati e agli incompresi, mescolando l’inglese a termini presi dalle lingue africane. Numerosi sono stati i festival internazionali che l’hanno ospitata e i laboratori che ha condotto. Tra i premi che ha ricevuto si distinguono il FLYA (Festival of London Youth Awards), e il Farrago 2007 campionato internazionale di poetry slam. I temi delle emozionanti performance di poesia riflettono le esperienze della ricerca di asilo, la guerra, la perdita, l’attraversamento dei confini, la follia. A Miriam Makeba ha dedicato una bellissima poesia che ha riscosso vasti consensi. In uscita in Inghilterra la sua prima raccolta poetica con l’editore Flippedeye. In Italia, alcune delle sue poesie sono state tradotte dalla studiosa Paola Splendore e pubblicate nella rivista “Lo straniero”, nel numero del 24 gennaio 2010.
RAPHAEL D’ABDON è nato a Udine nel 1974. Tra il 2000 e il 2001 ha svolto attività di ricerca presso l’English Department della University of Zululand, nel Kwa-Zulu Natal per poi laurearsi nel 2002 in Lingue e Letterature straniere all’Università di Udine con una tesi sulle donne incarcerate in Sudafrica durante l’apartheid. Nel 2003 ha ottenuto un Master (MA in Arts) in Scienze politiche all’Università di Uppsala in Svezia (2003) e dal 2004 al 2006 è stato assegnista di ricerca presso l’Università di Udine, dove si è occupato di letteratura della migrazione in Italia e di interculturalità. Ha pubblicato articoli, saggi, interviste e traduzioni per riviste e giornali quali Kúmá, Le Simplegadi, Proteo, Pagina Zero, Il Bianco e il Nero, Nuova Emigrazione, www.kush.co.za, e due suoi saggi e traduzioni sono stati recentemente pubblicati nel volume curato da Antonella Riem Anam Cara. Sapienze antiche all’incrocio di mondi (Forum, Udine, 2006). Sta per completare il dottorato in Scienze Linguistiche e Letterarie presso l’Università di Udine.
MARCO BORRONI (11-11-1979) si è laureato in Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo presso l’Università IULM di Milano con una tesi sul rap italiano. Appassionato sostenitore di un ritorno della poesia al quotidiano, si è avvicinato nella tarda adolescenza allo scenario Hip Hop intravedendovi, a livello espressivo, una stimolante occasione di riavvicinamento tra poesia contemporanea e gusto popolare. Curatore e promotore di conferenze universitarie su tale argomento, negli anni accresce e condivide il suo sapere, affermandosi in parallelo come protagonista e conduttore di numerosi Poetry Slam, senza mai rinnegare la sua stretta vicinanza con lo stile compositivo tipico del testo rap. Difensore di una poesia che nasce nell’underground e che riporta a galla i più variegati stili compositivi e contenutistici, Marco Borroni rappresenta oggi uno dei pochi solidi anelli di congiunzione tra il mondo didattico e il continuo fermento del substrato poetico. Ha pubblicato: Rime di Sfida. Rap e poesia nella voci di strada, Milano, Arcipelago Edizioni, 2004 incastRIMEtrici, Milano, Arcipelago Edizioni, 2006 (coautore Paolo Ornaghi).
Marco Borroni sarà accompagnato dalla sua Street Team composta da: – Rise (beat boxing); Gomez (rapper); Miss Vaitea (rapper); Scarty DOC (Slammer e Rapper)
FRANCO MINGANTI (moderatore) insegna letteratura americana all’Università di Bologna. Si occupa prevalentemente delle trasformazioni dello storytelling americano alle prese con le triangolazioni dei media dello spettacolo (radio, cinema, tv/video, musica, fumetto, computer fiction). Autore di numerosi saggi di argomento musicale, ha organizzato convegni di studio sulla popular music, la Beat Generation, i rapporti tra jazz e letteratura, curandone i relativi atti (Rock Steady/Rock Study, Beat Generation, The Beat Goes On: 50 anni di controcultura, Jazztoldtales). Fa attualmente parte del direttivo della sezione italiana della IASPM.
CONCERTO FINALE DEL 6 GIUGNO, IN PIAZZA MEDAGLIE D’ORO
Performance di Natalia Molebatsi con accompagnamento musicale del contabassista Simone Serafini e performance di spoken word di Warsan Shire
Canzoni e cori in diverse lingue africane cantate da Kahindo Katirisa
GRUPPO DANZE AFRICANE UONGAI, il gruppo Uongai-TILT, sotto la guida del maestro MamadouDian Camara (Guinea Conakry), è caratterizzato da una forte presenza femminile. Vederlo danzare significa partecipare al suo ritmo gioioso e travolgente. Uongai (la parola in lingua sousosu significa “andiamo!”) (ri)scopre la cultura dell’Africa Occidentale attraverso la danza e la musica tradizionale dei luoghi, dove ogni ritmo ha una profonda storia e tradizione, raccontata da canti e gesti antichi, che stimolano la conoscenza e la ricerca delle proprie radici. In seno all’associazione T.I.L.T., è in continua formazione e approfondimento, propone corsi, stage intensivi, viaggi esperienza, animazioni, percorsi scolastici.
AFROLITE KULTRAL GROUP “MUSIC & FOLKS”, fondato dal maestro di percussioni nigeriano Kenny Farinu il gruppo comprende sia una componente di promozione culturale sia musicisti e ballerini. Afrolite utilizza strumenti musicali tradizionali dell’Africa occidentale precisamente Yoruna Nigeria e partecipa a festival musicali come pure a feste ed eventi della comunità africana e del territorio di San Giovanni Persiceto esibendosi anche in danze legate a ricorrenze particolari o cerimonie. Scopo dell’associazione è di promuovere l’integrazione e la pace tra i popoli valorizzando le radici africane e coinvolgendo adulti, giovani delle “seconde generazioni” come pure tutti gli abitanti del territorio.