Meno burocrazia, più differenziazione. I rapporti economici tra Italia e Algeria, già buoni, hanno tutte le potenzialità per migliorare grazie alla “sincera volontà del governo algerino di ridurre il peso della burocrazia e di lavorare per diversificare l’apparato economico“. Lo ha sottolineato il Ministro Giulio Terzi dopo i primi contatti bilaterali ad Algeri nel corso di una visita insieme con una folta delegazione di imprenditori italiani.
“Un percorso verso la semplificazione amministrativa e burocratica è un processo che si avverte anche qui – ha precisato ancora – Le nostre imprese, mi è stato detto, sono le benvenute. C’è una grande volontà di lavorare per diversificare l’apparato economico e la produzione industriale” andando anche oltre il settore energetico, naturalmente “un pilastro nei rapporti con l’Italia”.
La missione di Terzi ad Algeri mira ad una più stretta collaborazione bilaterale economica, ma anche politica, regionale e per la sicurezza, con particolare attenzione alla lotta al terrorismo e alla sorte delle due italiane rapite proprio in Algeria, Rossella Urru e Maria Sandra Mariani. Quest’ultimo argomento è stato al centro di un incontro fra Terzi ed il suo omologo Mourad Medelci. Da parte italiana è arrivata la richiesta che “nelle operazioni antiterrorismo, di cui l’Algeria ha una grande esperienza, comunque il valore assoluto sia quello della preservazione della vita, della sicurezza, e del benessere degli ostaggi”.
In ogni caso, ha precisato Terzi, l’Italia “è nettamente contraria al pagamento di riscatti. Questo lo abbiamo detto in passato e continuiamo ad affermarlo in tutte le sedi internazionali”. Il Ministro ha ricordato che sia in ambito ONU che sul piano della cooperazione regionale “il pagamento dei riscatti per gli ostaggi è qualcosa di negativo perché s’incanala costantemente ed inevitabilmente in finanziamenti di gruppi terroristici che così ritrovano nuovo slancio”.
Fonte: esteri.it