Intervistato all’inizio di marzo 2010, due mesi dopo le violenze di Rosarno tra africani e italiani, il procuratore di Palmi Giuseppe Creazzo ha detto che la magistratura avrebbe potuto fare di più rivendicando tuttavia gli arresti a seguito dei controlli effettuati su un’azienda agricola che impiegava manodopera a nero tramite un caporale tunisino.