ADDIS ABEBA — Il summit dell’Unione Africana si è concluso lunedì notte [ieri 28 gennaio 2013] con l’impegno di giocare un ruolo di guida nel risolvere i problemi del continente invece di aspettare la guida di altre nazioni.
I conflitti nel continente, l’integrazione economica e il 50° anniversario dell’UA hanno dominato la due giorni del summit. L’assemblea generale dell’organizzazione panafricana ha concluso i lavori con iniziative e appelli per essere leader nella soluzione dei problemi del continente, come la conquista del nord del Mali da parte dei militanti.
I francesi sono stati i primi ad attaccare i gruppi che hanno imposto una rigida legge islamica nella regione. Un missione in Mali dei paesi dell’Africa occidentale era in preparazione da mesi ma è stata resa operativa solo dopo l’intervento francese.
Il nuovo presidente della UA, il primo ministro dell’Etiopia Hailemariam Desalegn, ha detto nel suo discorso conclusivo lunedì notte che l’Assemblea Generale promette un aiuto per la stabilizzazione del Mali.
“Sotto questo aspetto l’assemblea, tra gli altri, ha adottato una dichiarazione che riafferma la sua solidarietà col Mali ed esprime la sua determinazione nell’incrementare gli sforzi degli stati membri per assistere questa nazione sorella,” ha aggiunto.
L’Unione Africana contribuirà con 50 milioni di $ per sostenere AFISMA, la missione africana di sostegno internazionale al Mali. Una conferenza di donatori avrà luogo martedì per racimolare altri $460 milioni necessari per la missione.
Il continente deve affrontare anche altri conflitti nella Repubblica centrafricana, in Repubblica democratica del Congo mentre situazioni di tensione si registrano in Guinea-Bissau e nei Sudans.
L’UA afferma che mira a rendere pienamente operativa la Forza africana di stabilizzazione [African Standby Force], proposta dalla stessa UA, il prima possibile in modo da rispondere più velocemente allo scoppiare dei conflitti.
I membri dell’UA riconoscono inoltre che c’è bisogno di maggiori sforzi per migliorare la crescita economica, tanto quanto la necessità del budget africano allo sviluppo
“Abbiamo scambiato punti di vista e metodi per affrontare le nostre difficoltà finanziarie e abbiamo concordato sulla necessità di trovare nuovi mezzi di finanziamento locali per sostenere i programmi NEPAD di implementazione,” ha detto.
Hailemariam sostiene che il contributo verso il Mali e le iniziative NEPAD sono esempi di un’Africa che cerca di superare i propri problemi invece di aspettare l’aiuto degli altri paesi.
Per ampliare quello sforzo, la presidente della Liberia Ellen Johnson Sirleaf guiderà il comitato di capi di sato per stilare l’agenda dello sviluppo del continente.
I capi di stato africani si riuniranno in Etiopia a maggio per celebrare il 50° anniversario della UA. Il tema delle celebrazioni sarà panafricanismo e rinascimento africano.
28 gennaio 2013
Fonte: voanews.com