Il gruppo estremista islamico, Hizbul Islam, ha minacciato di invadere le città dell’Etiopia. La dichiarazione è stata fatta ieri, giovedì 31 dicembre, da uno dei maggiori responsabili dell’organizzazione.
Il governatore islamico della regione di confine dell’Hiran, Shuriye Farah Sabriye, ha detto ai giornalisti riuniti a Mogadiscio che il suo gruppo lancerà attacchi contro l’Etiopia nel suo territorio.
Inoltre ha aggiunto che stanno ultimando gli ultimi preparativi per una grande offensiva in Etiopia. Nello stesso giorno, il responsabile ha anche detto che i soldati sono pronti per attaccare le basi dell’esercito etiope nella città di confine di Ferfer, aggiungendo che da quella città sono partiti degli attacchi contro di loro.
“Arriveremo in profondità dentro l’Etiopia”, ha detto il responsabile del gruppo estremista. Obiettivo degli attacchi non sarà solo l’Etiopia, ha minacciato lo stesso responsabile, ma anche il gruppo islamico moderato Ahlu Sunna che controlla la regione centrale della Somalia. Sono accusati di non essere veri musulmani e di sostenere ciò che chiamano il nemico dell’Islam (Etiopia) e il governo fantoccio dei cristiani in Somalia.
Lo stesso responsabile ha detto, inoltre, di voler distruggere i moderati islamici nella parte centrale della Somalia.
Non è stato possibile raggiungere gli ufficiali etiopi per un commento.
La scorsa settimana, l’esercito etiope ha lasciato le città della Somalia centrale, Balanbale e Kalabeyr, che collegano le regioni centrali con quelle meridionali del paese. La permanenza delle truppe è durata due settimane.
Alcuni abitanti di Beledweyn hanno detto ad AfricaNews che le truppe etiopi a Kalabeyr, una città che dista 22 km dal confine Somalia-Etiopia, e l’esercito etiope si sono trasferiti nella città di Ferfer, vicina al confine, in Ethiopia.
L’Etiopia ha invaso la Somalia nel 2006 per aiutare a espellere le forze estremiste islamiche dalla capitale Mogadiscio ma si sono ritirate grazie ad un accordo di pace sostenuto dall’Onu.
La Somalia non ha un vero governo dal 1991, quando i signori della guerra hanno rovesciato il dittatore Mohamed Siad Barre.
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Muhudin Ahmed Roble Roble
freelance journalist