Una ong per i diritti umani in Somalia ha detto giovedì scorso che i morti e i feriti a causa dei combattimenti per le strade della capitale Mogadiscio, tra i militari appoggiati dai peacekepeers dell’Unione Africana e gli insorti, sono diminuiti nel 2009.
Elman, questo il nome del gruppo di Mogadiscio che si batte per i diritti umani, ha annunciato che sono più di 1700 le persone, per lo più civili, uccisi nei combattimenti nella capitale nel 2009.
Yassin Sheikh Ahmed, presidente di Elman Peace and Human Rights a Mogadiscio, ha detto che 1739 civili sono stati uccisi in Somalia solo nel 2009 mentre sono 7574 le persone uccise nel 2008. Nel 2007 erano 8636 le persone morte durante i combattimenti.
“Il numero delle morti sta calando rispetto al 2008 e al 2007″, ha detto Ahmed aggiungendo che l’anno scorso nessuno ha visto un serio combattimento faccia a faccia.
“L’anno scorso, gli scontri erano mordi e fuggi”, ha detto il presidente della ong Elman.
Il gruppo ha aggiunto anche che la maggior parte delle vittime si è trovata coinvolta in scambi di mortai per le strade della capitale. Secondo la stessa ong sarebbero 4.911 i civili feriti nei combattimenti nel 2009. Il numero dei morti include bambini, donne e anziani.
I continui combattimenti a Mogadiscio hanno anche costretto più di 3500 persone che oggi si sono trasferite in una nuova città, Elasha Biyaha, a ovest della capitale.
Venerdì scorso, il primo giorno del 2010, tre persone sono state ferite dopo combattimenti tra le forze governative appoggiate dai peacekeepers dell’Unione Africana e il gruppo di ribelli a Mogadiscio.
Di: Muhyadin Ahmed Roble
Freelance Journalist
Nairobi – Kenya
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