“La Somalia si avvicina alla data storica del 20 agosto, una linea di demarcazione dopo otto anni di transizione e la prospettiva di un governo e un parlamento in un regime costituzionale definito e inclusivo”. Lo ha detto il Ministro Giulio Terzi in conferenza stampa con il premier somalo Abdiweli Mohamed Ali alla Farnesina, nell’ambito del Gruppo di Contatto sulla Somalia.
L’Italia sta facendo la sua parte per assicurare alla Somalia un futuro di stabilità e prosperità al Paese, ha spiegato Terzi. Innanzitutto, sul fronte della sicurezza, con un finanziamento da 2,6 milioni di euro per l’assistenza e la formazione delle forze di sicurezza somale. In particolare, con l’Unione Africana si sta studiando un primo modulo di addestramento di circa 200 poliziotti da parte dei nostri carabinieri per l’antiterrorismo ed il contrasto alle basi logistiche a terra dei pirati.
Piano d’azione sui bambini soldato
Sul piano politico, ha aggiunto Terzi, “è essenziale dimostrare al popolo somalo” che la nuova Somalia va verso una “cesura rispetto al passato”, a cominciare da una nuova costituzione nella quale “sia assicurato uno spazio al rispetto dei diritti umani e di credo”. In tale contesto, la firma odierna del piano d’azione sui bambini soldato tra governo federale e Onu “costituisce un ottimo segnale”, ha aggiunto Terzi.
C’è poi il ruolo della cooperazione italiana per l’assistenza umanitaria ed il supporto alle istituzioni, con progetti da 6,8 milioni di euro. In più, ci sono 11,8 milioni affidati all’Onu per progetti legati alle infrastrutture. Terzi ha quindi ricordato un progetto di formazione a distanza in italiano in collaborazione con la Rai nei settori della sanità, dell’agricoltura e della veterinaria.
Terzi: la riconciliazione nazionale passa anche attraverso la cultura
In Somalia, “la riconciliazione nazionale passa anche attraverso alla cultura”, ha aggiunto Terzi annunciando che sono in corso un progetto con la Rai di formazione a distanza sui settori dell’agricoltura, sanità e veterinaria a cura del professor Pier Luigi Malesani, mentre l’Università Roma Tre ha realizzato un dizionario di lingua somala.
La prima è una web tv educativa, mentre il secondo è un testo (Qaamuska Af-Soomaliga, Grande dizionario somalo monolingue) con circa 50 mila parole. “Il dizionario è il risultato di un grande lavoro – ha spiegato la professoressa Puglielli, curatrice del progetto – tra ricercatori somali e italiani. Il volume rappresenta, a quarant’anni dalla scrittura della lingua somala, uno strumento fondamentale verso la sua standardizzazione. La sua importanza è d’altro canto più che evidente se si considera il ruolo della lingua come elemento d’identità nazionale”.
Fonte: esteri.it