Il sindaco minaccia un’ordinanza di sgombero e le sue dimissioni. «Ho scritto a tutti i ministri, nessuno mi ha risposto». Oltre mille persone per una capienza di 250.
Rischia di diventare esplosiva sul piano delle condizioni igienico-sanitarie e dell’ordine pubblico la situazione della tendopoli di San Ferdinando, comune della Piana di Gioia Tauro dove attualmente vivono mille immigrati africani a fronte di una capienza di 250.
A lanciare l’allarme è il sindaco Domenico Madafferi. «Ho chiesto un’ispezione sanitaria per verificare le condizioni della struttura – ha dichiarato Madafferi – dopodiché emetterò un’ordinanza di sgombero e poi presenterò le mie dimissioni. So che mi farò molti nemici ma non ho altra scelta. Quello che è successo quasi tre anni fa a Rosarno è niente rispetto a ciò che potrebbe accadere qui a San Ferdinando. Mi sono rivolto ai ministri dell’Interno e della Cooperazione, alla Presidenza della Repubblica oltre che alla Regione. Nessuno mi ha risposto con l’eccezione del solo prefetto di Reggio Calabria Vittorio Piscitelli».
«Sono solo – aggiunge il sindaco – a gestire questa vera e propria emergenza. Ditemi voi come può un Paese di 4 mila abitanti, uscito da poco da due gestioni commissariali per infiltrazioni mafiose, e con un solo vigile urbano in servizio, gestire una situazione del genere. Non ci sono, al momento, particolari problemi ma qualche mese fa qui si è verificato un omicidio». La situazione è poi aggravata dalla mancanza di lavoro: molti degli immigrati che provengono in gran parte da Paesi come Senegal e Burkina Faso non riescono a trovare occupazione nella raccolta degli agrumi per la crisi e le difficoltà vissute dal settore. Attorno alla tendopoli sono sorte altre 120 baracche abusive.
Fonte: corriereimmigrazione.it, ImmigrazioneOggi