“Non voglio che il mio corpo rimanga in questa Italia così piena di razzismo”. Sono queste le parole dello scrittore Hamid Barole Abdu che ha rappresentato domenica 24 agosto ad Avellino, la performance teatrale “le scimmie verdi”.
La rappresentazione ha avuto luogo nell’ambito della mostra itinerante “Persone” organizzata da Solidafrica, il gruppo giovani di Chiama l’Africa, una Onlus che si occupa di progetti di cooperazione.
“Io ho paura per i miei figli – continua lo scrittore eritreo – perché nonostante il fatto di essere nati in Italia, essere italiani e lavorare in Italia, non sono considerati allo stesso modo. Sono visti come i diversi”.
Abdu è nato in Eritrea e vive in Italia da molto tempo con sua moglie, italiana, e i suoi figli.
“Le scimmie verdi” è uno spettacolo “incentrato sullo scambio di identità tra un italiano ed un extracomunitario. E’ finalizzato a far riflettere lo spettatore, che viene così invitato a calarsi nei panni dell’altro, del diverso, per comprendere quanto sia labile il confine tra uguaglianza e diversità”, è scritto in un depliant di presentazione.
Lo spettacolo è stato ideato e rappresentato in scena da Daniele Barbieri, giornalista, e lo stesso Hamid Barole Abdu, scrittore e poeta.
La 25ma tappa della mostra itinerante “Persone: Africa, Società Civile e Cambiamento” è giunta ad Avellino dal 22 al 24 agosto scorso. All’inaugurazione dell’evento ha partecipato il personaggio tv Idris che ha raccontato le sue impressioni ed esperienze nella sua Africa. Subito dopo è stato proiettato il film “Kibera Kid” di Nathan Collett sugli slum africani.
“Improvvisazioni animate su contesti Afro-Europei” hanno animato il giorno di sabato 23 agosto insieme a testimonianze di vita in Africa. Notevole l’esibizione in serata dei “Leoni d’Africa”, un gruppo di ballerini e acrobati del Senegal che ha animato la notte avellinese coinvolgendo i cittadini curiosi dell’originale manifestazione che ha avuto luogo nella piazza adiacente il palazzo del Comune.
Dopo i balli africani, la giornata di domenica si è aperta con la presentazione del libro del sociologo Eugenio Melandri e con la premiazione del racconto di Antonio Scarpone, vincitore del concorso letterario “Le mille e un’Africa”. Dopo la performance teatrale “Le scimmie verdi”, la proiezione del film “Blood diamond” ha concluso la tappa avellinese della mostra itinerante.