La Corte Europea dei diritti dell’uomo, ha condannato l’Italia per i respingimenti dei migranti sulla base del ricorso presentato da alcuni di loro. Si tratta di Somali ed Eritrei: il barcone sul quale si trovavano nel maggio del 2009 fu spedito in Libia.
La condanna è importante per due motivi.
Innanzitutto la Corte ha stabilito che non puoi espellere delle persone dal tuo territorio senza essere sicuro che nel Paese nel quale le mandi non si pratichi la tortura e siano rispettati i diritti umani in genere e che da quel Paese non vengano mandate a loro volta verso i luoghi d’origine, dove, appunto, i diritti umani non sono rispettati.
Dal punto di vista politico è la seconda motivazione della condanna che diventa centrale: la Corte dice che i respingimenti di massa, semplicemente, non si possono fare. Perché in questo modo si viola il diritto dei migranti a poter rivolgere la richiesta di protezione alle autorità italiane.
Un’ulteriore nota. A questo punto, mi ha spiegato Andrea Saccucci, avvocato e docente di diritto internazionale che ha assistito alcuni dei ricorrenti, tutti i migranti che siano stati vittime di respingimenti potranno presentare ricorso a Strasburgo o agli organi giurisdizionali italiani. Con la quasi certezza di vincere.
Fonte: minuzie.tumblr.com
CONDIVIDO LA DECISIONE DELLA CORTE EUROPEA