La Vice Ministra Marina Sereni ha oggi ricevuto l’Ambasciatore dell’Eritrea Fessahazion Pietros Menghistu. Tema del colloquio la vicenda della Scuola statale italiana ad Asmara, oggetto da parte del Governo eritreo di provvedimenti che pongono a rischio l’attività e la sopravvivenza dell’Istituto.
Sereni ha consegnato all’Ambasciatore copia di una sua lettera indirizzata nei giorni scorsi al Ministro degli Esteri eritreo. Riprendendone i contenuti, la Vice Ministra ha ribadito la sorpresa e la preoccupazione del nostro Governo per gli inattesi provvedimenti, sottolineando inoltre come la Scuola, le cui attività sono regolate da uno specifico Accordo stipulato tra Roma e Asmara nel 2012, sia una componente centrale della cooperazione bilaterale tra i due Paesi.
La Scuola statale italiana è infatti un’importante istituzione culturale del Paese frequentata al 95% da studenti di nazionalità eritrea, che in seguito ai provvedimenti del Governo non hanno sinora potuto svolgere l’esame di maturità. Nella sua lunga attività, vi hanno studiato e si sono diplomati diverse migliaia di studenti, molti dei quali hanno ricoperto incarichi di rilievo nel Governo e nell’economia dell’Eritrea.
Sereni ha dunque chiesto al Governo eritreo, e lo ha ribadito all’Ambasciatore, di fornire chiarimenti che consentano di programmare la ripresa delle attività, soprattutto in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico, previsto per settembre.
Fonte: esteri.it
A proposito della Scuola Italiana in Asmara,
alcuni anni fa ho avuto il piacere di visitare questa scuola.
Da subito ho capito alcune cose: gli studenti sono i figli dei burocrati che appoggiano il governo attuale Eritreo, no figli di famiglie normali, gli insegnanti Italiani sono pagati bene da ns Governo, in cambio di nulla.
Quindi mi sono chiesto a che scopo tutto ciò visto la situazione di poca o nessuna democrazia nel paese.