Lunedì 4 aprile è in programma il primo appuntamento con Scrivere l’Africa, scrivere la migrazione, un laboratorio di scrittura giornalistica a cura di Igiaba Scego.
Nei media italiani – con pochissime eccezioni – l’immigrazione è presentata come un “problema”, l’immagine degli immigrati – di donne, uomini, bambini, adulti e anziani – è stereotipata e lontana dalla realtà: gli immigrati vengono spesso ridotti alle rispettive etichette “etniche”, perdono la loro soggettività e diventano un unico insieme, problematico appunto.
Gli stereotipi li conosciamo: si va da quelli pietistici a quelli criminali. Sembra che la normalità non esista, quando si parla di immigrati, e che le etichette che riconducono uomini, donne e bambini alle loro origini nazionali o alle loro fedi religiose esaurisca tutto quello che c’è da dire di loro. La “paura del diverso” trae linfa da questa ghettizzazione mediatica.
Sarebbe invece fondamentale, in una società sana, aperta e informata, che i media si dessero delle regole nel trattare il fenomeno dell’immigrazione, pretendendo dai professionisti del settore il massimo rigore nel riportare le notizie e stigmatizzando modalità sensazionalistiche e semplificate di realtà che sono complesse, multiformi e, soprattutto, fatte di soggetti e non di etichette.
ll soggetto migrante merita quindi un’analisi che tenga conto di elementi di natura storica, geopolitica e sociale approfonditi, e necessita di una narrazione che permetta il superamento dei pregiudizi che alimentano atteggiamenti e comportamenti discriminatori.
La costruzione di una società pluriculturale passa anche attraverso un’informazione imparziale, equilibrata e matura, in grado di restituire la profondità e le sfaccettature del fenomeno migratorio. In questo contesto, il seminario a cura della scrittrice/giornalista Igiaba Scego si propone lo sviluppo di un nuovo, alto, profilo di esperto dell’immigrazione e delle relazioni interculturali nell’ambito dei media.
Articolato in otto appuntamenti di due ore, il seminario fornirà spunti tramite letture di giornali e riviste, una bibliografia ragionata e una selezione di video. Comprenderà inoltre dei momenti laboratoriali, in cui i partecipanti potranno confrontarsi sui propri modi di raccontare la migrazione, riportando fatti, delineando analisi ed esprimendo opinioni di tipo più approfondito e attento.
Il corso, aperto ad un massimo di 10 partecipanti, ha un vosto di iscrizione di 280.00 euro (è inoltre necessaria l’adesione annuale all’Associazione Officina GRIOT, 20.00 euro) e si tiene il lunedì dalle 20.00 alle 21.30
Fonte: mondoeditoriale.com