Sorgerà a Lampedusa il più grande Museo delle migrazioni del Mediterraneo. A darne notizia è una nota dell’assessore al turismo del Comune di Lampedusa e Linosa Pietro Busetta, che informa di un accordo raggiunto con l’Assessorato regionale ai beni culturali ed all’identità siciliana e con la consulenza del Museo di Ellis Island di New York.
Un’iniziativa, spiega Busetta, “per consentire ai figli dei migranti di tornare nel primo approdo dei loro padri, un dovere nei confronti di coloro che hanno consentito all’economia italiana ed europea di crescere, ai nostri vecchi di essere assistiti, alle nostre barche di continuare a pescare ed alla nostra agricoltura di non essere abbandonata”.
Per questo l’assessore, dopo alcuni articoli apparsi sulla stampa, afferma che “risulta assolutamente pretestuosa la polemica relativa ad una supposta volontà dell’amministrazione comunale di volere distruggere i relitti esistenti, che invece in rispetto delle normative esistenti vanno salvaguardati per essere esposti nello sperato museo”.
Per Busetti “ci rendiamo conto che quello proposto è un intervento impegnativo sul quale dovranno confluire risorse comunitarie, nazionali e regionali. Siamo ancora nella fase iniziale ed il cammino sarà tutto in salita. Vogliamo coinvolgere un architetto di fama internazionale che faccia diventare il museo delle migrazioni un monumento di arte moderna come il Guggenheim di Bilbao oltre che un simbolo di pace per tutte le sponde del Mediterraneo”.
Fonte: Immigrazione Oggi