Il grande incendio, che si è sviluppato lo scorso fine settimana, sembra sia stato causato da un coltivatore di miele che non è riuscito a controllare il fuoco durante le operazioni di raccolta.
Nelle 48 ore seguenti, l’incendio, che ha avuto inizio alle pendici del vulcano Muhabura, si è esteso per circa 100, 200 ettari.
Secondo Rosette Chantal Rugambwa, direttrice dell’ufficio del turismo e dei parchi nazionali del Rwanda, l’incendio non ha provocato danni al settore del turismo perché i gorilla erano lontani dalle zone interessate dalle fiamme.
Secondo Radio Rwanda, gli elicotteri delle forze armate hanno cercato di contenere le fiamme. Alcune fonti dicono che gli stessi hanno attraversato i confini del Mgahinga National Park arrivando in Uganda per spegnere l’incendio.
I bufali, le antilopi, le scimmie e tutti gli animali selvaggi che vivevano vicino alle montagne del Muhabura, avevano scelto molto velocemente la sola opzione rimasta: quella di scappare verso zone più tranquille.
Anche se adesso l’incendio è stato spento, le autorità raccomandano alla popolazione residente del parco di fare molta attenzione quando si accende un fuoco durante la stagione secca.
Oltre che per la caccia da parte degli uomini, gli animali selvatici africani sono sempre in pericolo durante l’estate.
Si stima che siano 700 i gorilla di montagna viventi nel mondo. Tutti risiedono nei parchi nazionali che si estendono tra il Rwanda, l’Uganda la Repubblica Democratica del Congo.
Meritano di essere protetti.
Ewanfoh Obehi Peter