Ripubblichiamo qui il messaggio della rete antirazzista di Cosenza sulla situazione a Rosarno dopo le proteste dei citaddini africani stanchi di subire angherie e condizioni di vita infime e dei cittadini rosarnesi esasperati dalla presenza degli africani che, secondo loro, rubano il lavoro.
In questo momento di forte tensione esprimiamo tutta la nostra indignazione per quanto sta accadendo nella piana di Gioia. Per decenni, in Calabria, la questione migranti è stata sottovalutata e, in particolare a Rosarno, dove migliaia di persone quotidianamente vengono sfruttate ed umiliate anche se dal loro lavoro dipende lo sviluppo del settore agricolo.
Le responsabilità sono da individuare a tutti i livelli politici , compreso quello regionale con Loiero in testa, che si è limitato ad interventi tampone in clima di emergenza. Quello che più ci indigna è che in queste ore molto spazio viene dato alla rivolta dei migranti per le strade di Rosarno senza una indagine approfondita circa le cause: l’ingiustizia della Bossi- Fini in primis e le condizioni disumane di vita dei migranti.
A partire da queste considerazioni la rete antirazzista di Cosenza chiede che si ponga fine a questa guerra fra poveri e si appella al buon senso dei Rosarnesi, ai quali si chiede uno sforzo di comprensione per le condizioni in cui vivono queste persone vessate da politiche razziste e xenofobe.
Siamo anche disponibili, qualora ce ne fosse bisogno, ad accogliere migranti che abbiano la necessità di spostarsi da Rosarno.
Ci si auspica che tutta la Calabria scenda in piazza per manifestare la solidarietà ai migranti e per dire basta a questa infinita ingiustizia.
Cosenza, 08/01/10.
Rete antirazzista cosentina.
Xenofobia, schiavitu’, criminalita’ che sfrutta e ricatta i lavoratori stranieri, sono problemi nazionali e anche europei. Ci vuole una spallata titanica, per far crollare questo mostro immondo!!