La Commissione europea ha proposto oggi un programma per il trasferimento dei rifugiati da un paese di prima accoglienza che offre una protezione provvisoria ad un altro paese che possa offrire una protezione permanente.
Jacques Barrot, membro della commissione europea giustizia, libertà e sicurezza, ha detto che si tratta di uno strumento che permetterà all’Unione Europea di dimostrare solidarietà con i paesi terzi.
La Commissione europea ha proposto oggi la creazione di un “programma europeo di reinstallazione“. Si tratta di un programma che mira a fare dell’integrazione nell’UE un strumento più efficace per la protezione dei rifugiati, rafforzando la cooperazione politica e pratica tra gli stati membri.
Per “reinstallazione” s’intende il trasferimento dei rifugiati dal primo paese d’accoglienza, dove godono di una protezione provvisoria, verso un altro paese nel quale possono cominciare una nuova vita e godere di una protezione permanente.
La maggior parte dei rifugiati del mondo si trova al di fuori dell’Unione Europea, nei paesi in via di sviluppo dell’Asia e dell’Africa. Il ritorno nei paesi d’origine costituisce la soluzione privilegiata per la maggior parte di loro. Tuttavia per alcuni di loro e ovviamente per le persone più deboli, quest’opzione non è sostenibile. A questo punto la reinstallazione rimane l’unica soluzione.
Il vice presidente Jacques Barrot, membro della commissione giustizia, libertà e sicurezza, ha dichiarato: “La Commissione adotta oggi una misura importante che ci permetterà di dimostrare la nostra solidarietà con i paesi terzi che accolgono numerosi rifugiati”.
Fonte: www.reliefweb.int