Questa mattina Africanews.it ha intervistato via Skype il sindaco di Kisangani, nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo.
Il primo cittadino, Guy Shilton Baendo, ha detto che nonostante tutte le guerre non è vero, come sostiene qualcuno, che a Kisangani non c’è più nessun essere umano vivente. Al contrario, sostiene il sindaco Baendo, “la città è ancora viva, nonostante tutte le guerre”.
Cosa direbbe a un pubblico straniero, europeo o di altri continenti, per presentare la città di Kisangani?
Kisangani è una città della Repubblica Democratica del Congo, situata nella provincia orientale. La città conta 6 circoscrizioni. Dal 24 settembre 2008 è guidata, su ordine del presidente della Repubblica, da me che sono il sindaco della città dr. Guy Shilton Baendo. La superficie della città è di 1.910 chilometri quadrati e la popolazione attuale al 2009 conta 1.029.000 abitanti. La città di Kisangani ha conosciuto molte guerre che hanno distrutto le infrastrutture. Ci sono state anche guerre che si sono combattute qui tra eserciti stranieri. Oggi, grazie all’esortazione del presidente della Repubblica, Joseph Kabila, la città di Kisangani è rinata.
So che siete stato nominato dal presidente della Repubblica Kabila. A un pubblico straniero cosa dice per presentare la sua persona e la sua carriera politica?
Sono stato nominato sindaco di Kisangani, dal presidente della Repubblica, il 24 settembre 2008, con ordinanza presidenziale numero 085. E’ il presidente Joseph Kabila Kabange che ci ha nominato e noi vogliamo ringraziarlo per la fiducia accordata alla nostra persona. Io sono dottor Baendo Guy Shilton. Sono nato a Kisangani il 27 settembre 1975. Ho fatto i miei studi liceali sempre a Kisangani dove ho ottenuto il diploma di maturità classica con specializzazione in filosofia. Sempre a Kisangani ho fatto 6 anni di università, 3 anni di formazione di base e 3 anni di dottorato. Così sono diventato dottore in medicina, chirurgia e ginecologia, nella città di cui sono sindaco e in cui ho lavorato come medico. Come esperienza politica appartengo a un partito politico che fa parte dell’alleanza che sostiene il presidente. Questo partito politico si chiama “Movement social pour le renouveau” (Movimento sociale per il rinnovamento). Alle elezioni provinciali sono stato candidato per la città di Kisangani.
Come reagiscono le autorità di fronte alle violenze urbane a Kisangani?
Ci sono alcuni gruppi di giovani che vogliono creare disordini nella città di Kisangani e siccome il primo dovere dell’autorità territoriale è quello di mantenere l’ordine pubblico, noi abbiamo proceduto ad una serie di azioni. Una di queste è l’iniziativa sulle associazioni senza fine di lucro. Molti giovani, infatti, appartenevano a questo tipo di associazioni. Così abbiamo siglato un’ordinanza per dire che ogni associazione senza fini di lucro che non risponde allo spirito delle leggi della Repubblica Democratica del Congo dev’essere sciolta. Abbiamo anche portato davanti alla giustizia i responsabili delle violenze. Oggi Kisangani vive un periodo di pace. La città è calma e vogliamo invitare chiunque sia interessato e anche voi di Africanews a visitare la città.
Grazie dell’invito. Qual’è il programma del sindaco per la sua città?
Il programma è fatto di diversi capitoli. Il primo capitolo riguarda l’estetica della città. Per esempio abbiamo chiesto agli abitanti che abbiano una casa senza facciata finita, di dipingerla di bianco. Contemporaneamente l’amministrazione comunale ha messo a disposizione della pittura per chi volesse dipingere la facciata e ha dipinto i bordi delle strade di rosso e bianco per ridare alla città la sua bellezza. Un altro capitolo riguarda la sicurezza. Abbiamo investito affinché la calma regni sulla città di Kisangani. Una calma che regna tutt’oggi. Per questo abbiamo investito in diverse associazioni, in gruppi di studenti e Ong per dire loro che ogni volta che hanno un problema non devono farsi giustizia da soli ma devono fare ricorso all’autorità. Un’autorità che andrà a farsi carico dei loro problemi. Abbiamo anche un programma che riguarda l’illuminazione pubblica. Stiamo investendo anche in questo perché non funziona più correttamente. Per quanto riguarda le infrastrutture stradali che sono state distrutte abbiamo un bonus inviato dal presidente Kabila che ha inviato degli investitori per la città di Kisangani. Sono stati costruiti 35 chilometri di strada. E’ qualcosa di incoraggiante. E per questo vogliamo ringraziare il presidente della Repubblica. Un altro programma che abbiamo intrapreso riguarda l’informatizzazione della città perché fino a pochi mesi fa molti credevano ancora che nessuno vivesse più a Kisangani, che ci fosse solo una foresta, che fosse un posto di barbari. Non è così. Per questo abbiamo deciso di collegarla al resto del mondo, almeno dal punto di vista telematico. Abbiamo messo, perciò, Kisangani in linea. Conoscerete il sito web della città di Kisangani. E’ un sito che serve, tra le altre cose, affinché gli investitori conoscano la città e vengano personalmente a conoscere Kisangani, anche per dei gemellaggi. Spero che ci aiuterete anche voi in questo partenariato.
Sicuramente. Quali misure sono state prese contro la febbre messicana?
Per quanto riguarda la febbre messicana alcune misure sono state prese dal governo centrale per quanto riguarda l’igiene onde evitare il diffondersi dell’epidemia. Queste misure hanno coinvolto la città di Kisangani perché il nostro aeroporto è collegato agli altri della provincia di Kisangani e per questo è servito per gestire le operazioni predisposte dal governo centrale a cui ci siamo attenuti.
Qual’è il suo punto di vista sulle operazioni contro le forze armate della LRA nella provincia orientale e contro le FDLR nel Kivu?
Si tratta di una competenza che non mi appartiene perché quelle operazioni avvengono in un altro territorio della provincia orientale. Seguo le vicende perché faccio parte del comitato urbano di sicurezza (comité urbain de sécurité) ma non ho una competenza per dare il mio punto di vista.
Ringrazio Trésor Kibangula, il corrispondente di Africanews.it per l’Africa centrale. Alcune delle domande che ho fatto sono le sue. La ringrazio e le auguro buona giornata.
Sindaco Baendo: Io ringrazio Africanews.it per aver pensato a noi. Vorrei chiedervi di visitare il nostro sito, hotel de ville Kisangani, e volevo anche chiedervi di comunicare con le relazioni e i contatti che avete che il sindaco di Kisangani è impegnato a fare uscire la sua città dall’isolamento.
Se conoscete altre città italiane che abbiano interesse a degli scambi con la città di Kisangani, dei gemellaggi, delle collaborazioni questo ci sarebbe di molto aiuto.
Vogliamo anche ringraziare il signor Trésor Kibangula che ci ha messo in contatto e ci scusiamo per l’attesa. Le ragioni di Stato ci hanno fatto tardare un po’ e ce ne scusiamo.
Speriamo di avere in futuro altre interviste come questa perché vogliamo togliere dall’isolamento la città.
A Kisangani la vita continua nonostante le tante guerre.
Foto tratta da: stanleyville.be