Roma, 15 febbraio 2011. Il Gruppo EveryOne, Cittadinanzattiva Provincia di Rieti, Postribù Rieti, associazione Germogli di Toffia, Agenzia Habeshia e tutte le ong che hanno partecipato all’azione civile mirata a evitare la deportazione in Eritrea di Saba Gdey, 32 anni, perseguitata nel suo paese e rifugiatasi in Italia nel 2008, hanno la gioia di comunicare a tutti gli amici dei diritti umani che la donna ha finalmente ricevuto asilo nel nostro paese.
Saba è ora serena: dopo essersi vista respinta per ben due volte la richiesta di asilo politico, finalmente è al sicuro.
“E’ la fine di un incubo,” commentano in una nota le organizzazioni per i diritti umani che si sono impegnate per la vita della rifugiata africana, “e adesso la nostra assistita può progettare il proprio futuro, senza temere nuove violazioni dei suoi diritti fondamentali.
E’ stata incarcerata ingiustamente con il marito, ha subito maltrattamenti, ha affrontato la traversata del deserto, verso la Libia, dove è stata nuovamente imprigionata, a causa del patto scellerato fra l’Ue e Gheddafi, mirato a fermare i profughi in cerca di protezione internazionale.
Una volta in libertà, Saba non si è arresa ed è riuscita a salire su un barcone di disperati, unico sogno di sopravvivenza per i perseguitati. Finalmente possiamo dire che è davvero approdata sula terraferma”.
Fonte: gruppo everyone