L’European Migration Network è un programma comunitario, che é stato avviato a titolo sperimentale nell’anno sociale 2003 e ora è diventato una iniziativa strutturale della quale fanno parte i 27 Paesi dell’Unione Europea.
Questa Rete è stata creata per assicurare lo scambio e l’aggiornamento continuo sul fenomeno migratorio e sui richiedenti asilo, mettendo a disposizione dei decisori pubblici a livello nazionale e comunitario una documentazione affidabile.
Tra gli obiettivi della Rete europea EMN, che avendo superato positivamente la fase di avvio ormai è stata istituzionalizzata, rientra anche il coinvolgimento dell’opinione pubblica attraverso la diffusione degli studi fatti.
Questo Primo Rapporto EMN Italia è stato curato dal Ministero dell’Interno con il supporto del Centro Studi e Ricerche Idos/Dossier Statistico Immigrazione, in particolare con la collaborazione, in ambito sanitario, dell’Ordine dei Medici, della Federazione dei Collegi degli Infermieri e della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni.
L’immigrazione qualificata, un tema al quale nel passato si era meno attenti a fronte di flussi prevalenti di manodopera generica, sta richiamando una crescente attenzione specialmente in ambito sanitario.
Il Rapporto si sofferma sulle specifiche normative nell’ambito delle politiche migratorie, riporta i numeri aggiornati e ipotizza i possibili sviluppi.
I 34 mila infermieri di origine straniera in alcuni contesti arrivano a essere un terzo del totale e gli stessi medici, che ora sono 14 mila, sono destinati ad aumentare.
L’incontro di presentazione avverrà al Cnel, venerdì 18 dicembre, alle ore 11.
L’introduzione del prefetto Angelo Malandrino, direttore centrale politiche immigrazione e asilo presso il Ministero dell’Interno, verrà completata dalle relazioni del Presidente del Comitato Economico e Sociale Europeo e dal Referente del Punto nazionale di Contatto dell’EMN, cui seguiranno i commenti di rappresentanti di organizzazioni italiane e di altri referenti europei dell’EMN (saranno rappresentati sei Stati), mentre le conclusioni saranno affidate al prof. Alessandrini del CNEL