Por aqui tudo bem di Pocas Pascoal è un film che narra una storia che è autobiografica ma che è anche comune a tutta una generazione di angolani. Si tratta di quei giovani che venivano mandati in Portogallo dai genitori per scappare dalla guerra in corso nel paese africano.Il film di Pascoal narra la storia di due sorelle rifugiate a Lisbona che vivono di espedienti e di attese di una chiamata della madre che è rimasta in Angola in attesa di avere notizie di suo marito, il papà delle due protagoniste, che sta combattendo per liberare il paese dall’oppressione.
Dopo aver saputo della morte della madre, le due sorelle decidono di separarsi: una va in Francia a chiedere asilo politico, l’altra ritorna in Angola.
Il racconto è una sequela di situazioni a volte tragiche, a volte dolci, o meglio addolcite dall’amore e dalla forza che le due sorelle si danno vicendevolmente.
Il film, che è dedicato alla memoria della sorella della regista, è autobiografico nel senso che effettivamente Pocas Pascoal ha vissuto con sua sorella a Lisbona e poi è andata in Francia, dove vive tutt’oggi.
Alla mia domanda se, dopo la separazione da sua sorella in Portogallo, avesse mantenuto i contatti al ritorno dell’altra in Angola, la regista ha risposto di sì e che sua sorella è morta tempo fa in Angola e che, al contrario di quanto è raccontato nel film, sua madre è ancora viva mentre è morto suo padre.
Ottimo film per chi non ha alcuna idea del perché molti africani sono costretti a scappare dal loro paese e arrivano in Europa.
Piervincenzo Canale