Ancora non è chiaro cosa ha provocato la reazione di alcuni poliziotti che sono saliti in tre macchine e hanno invaso un bar d’immigrati a Borgo Roma, a pochi chilometri dal centro di Verona. Conosciuto come Mr G, il proprietario nigeriano del bar ricorda ciò che è successo.
“Erano all’incirca le 23, c’era ovunque un’atmosfera pacifica e un clima gioviale quando all’improvviso la polizia è arrivata con tre macchine”.
Armati di pistole e dell’autorità di proteggere le persone innocenti e le proprietà, gli uomini della polizia sanno sicuramente cosa fare e perciò ci sarà anche un ragione per quanto accaduto la notte scorsa (venerdì 22 aprile 2011). Sono entrati in un bar, pieno di migranti che si stavano divertendo e hanno chiesto:
“Che cosa state facendo qui?”
Se ci fossero stati dei disordini, sarebbe stata una reazione comprensibile. Ma in una situazione in cui non c’era nessun motivo di allerta, cosa ha mosso la polizia?
“Alcuni dei miei clienti erano terrorizzati”, lamenta il proprietario del bar. Era il primo giorno d’apertura, dopo che gli hanno fatto chiudere il precedente bar che aveva aperto a Gosoline, un quartiere della città.
Avendo sentito la musica, i poliziotti hanno chiesto la licenza per la musica.
“Nella confusione,” dice Mr G, “non riuscivo a trovare subito la licenza e quando l’ho trovata mi hanno detto che era troppo tardi e che mi sarebbe arrivata una multa.”
Volete sapere qual’è la domanda che Mr. G si pone e che molti africani a Verona si pongono quando vogliono andare in un bar africano che li fa sentire a casa anche se sono lontani da casa? Eccola qui:
“Che cosa ho fatto?”
“His Excellency” era il nome del suo bar a Golosine e molte persone confermeranno il fatto che alcuni nigeriani non hanno mai rispettato quel nome, “Excellency”. Alcuni di loro erano troppo famosi per le loro malefatte e così avevano messo sotto cattiva luce Mr. G agli occhi della polizia di Verona. La loro frequenza era tanto assidua quanto quella degli altri clienti.
Dopo aver bevuto due Heineken, è successo che i ragazzi nigeriani si sono comportati male arrivando a spaccare la terza bottiglia di birra in testa a un altro per motivi legati agli affari o anche solo per compiacere una ragazza.
Questa vergogna non è cosa nuova. Tuttavia ciò non succedeva sempre nel bar Excellency (che adesso è chiuso). Inoltre a un bar italiano non sarebbe mai stata imposta la chiusura perché due persone sono entrate nel locale e si sono picchiate.
Quindi se i poliziotti vogliono perseguire chi disturba la quiete pubblica, niente da ridire. Nessuno protesterà per questo. Tuttavia non si spiega l’intimidazione di persone innocenti che si trovavano in un bar per bere una birra ed è capitato che queste persone si trovassero in un bar africano o nigeriano.
Ewanfoh Obehi Peter