Comunicato stampa – Per combattere la piaga della fame, che oggi colpisce quasi un miliardo di persone, servono “azioni concertate e di lungo periodo”. Lo ha sottolineato Paolo Ducci, presidente del Comitato per le celebrazioni italiane della Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2010, promossa dalla FAO il 16 ottobre.
Quest’anno si riflette sulla possibilità di produrre più cibo, in modo più sostenibile, nel momento in cui l’aumento dei costi delle derrate alimentari e la crisi economica internazionale pongono oggi più che mai il problema della carenza di risorse agricole.
L’Italia ha organizzato eventi per oltre due mesi, dal primo ottobre al 15 dicembre, per “sensibilizzare l’opinione pubblica, soprattutto i giovani, a cui è affidato il compito di sconfiggere la piaga della fame nel mondo”, ha spiegato Ducci.
Oggi, ad esempio, la Farnesina ha proiettato un film sull’opera di Nazareno Strampelli, uno dei padri della genetica agraria moderna. Ancora oggi, ad oltre un secolo di distanza, i suoi grani ‘ibridi’ sono utilizzati in diversi paesi ottenendo grandi rese.
La ricerca nel campo dell’agricoltura può costituire una ricetta “di lungo periodo” per debellare la fame nel mondo. La continua riduzione dei terreni coltivabili, tra l’altro, colpisce anche i paesi ricchi, come ha spiegato il direttore scientifico del CRA (Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura), Riccardo Aleandri.
L’agricoltura – ha rilevato Aleandri – “è tornata ad essere uno delle questioni principali del nostro tempo, e insieme uno dei punti di salvezza dell’umanità”. E il miglioramento genetico delle coltivazioni “deve diventare oggetto di dibattito politico ancora prima che scientifico”.
Fonte: esteri.it