Qui sotto il video di ZaLab “Nuove Cittadine” che ha lanciato lo scorso 17 settembre la campagna #CosaChiedi sull’integrazione e il contrasto alle violenze di genere.
Se le discriminazioni di genere riguardano le donne in generale, le donne migranti subiscono discriminazioni multiple: in quanto donne, in quanto migranti e in quanto maggiormente escluse dalla vita sociale.
Le politiche di integrazione italiane non prevedono una conoscenza delle diverse esigenze dei generi e quindi non possono elaborare risposte specifiche per le donne, che vengono comunemente inglobate nel maschile ed ignorate, con il risultato di renderle invisibili, annullare il loro potenziale positivo, aumentare la loro vulnerabilità.
Il video NUOVE CITTADINE racconta il punto di vista di Halima, una ragazza italo-marocchina che sta facendo una ricerca sulla percezione della violenza nelle donne marocchine in Italia e si trova a contatto con donne che hanno subito violenza dal proprio partner e sfruttamento sul lavoro.
Secondo lei la strada per rendere le donne immigrate più consapevoli e quindi meno soggette a violenza fisica e morale è quella di supportarle nel percorso di integrazione attraverso politiche di accoglienza specifiche e dedicate. Per questo il ruolo delle seconde generazioni è fondamentale.
Le donne migranti sono spesso responsabili non solo di se stesse ma anche di figli/e, parenti e altre persone della comunità, sia nel paese ospitante sia nel paese d’origine. La loro integrazione è un investimento perché porta ad effetti moltiplicatori sulle vite degli altri soggetti di cui si prendono cura e con cui sono in relazione, nonché sulle società di provenienza e di arrivo.
Diventa quindi indispensabile costruire politiche e servizi che garantiscano la possibilità, per le donne migranti e di seconda generazione, di accedere a diritti e libertà necessari per permettere una reale integrazione.
Per questo DIFFERENZA DONNA e ZALAB hanno realizzato insieme il video “Nuove Cittadine” e lanciano congiuntamente l’azione di comunicazione #COSACHIEDI
NOI CHIEDIAMO
- chiediamo alle istituzioni di inserire uno sguardo femminile nelle politiche di integrazione,
- chiediamo accesso all’ informazione sul diritto italiano in materia di violenza di genere per le donne in arrivo
- chiediamo partecipazione delle donne nella definizione delle politiche di accoglienza!
E TU COSA CHIEDI?
cosa chiedi alle istituzioni? cosa pensi serva per migliorare l’integrazione delle donne migranti in Italia e per ridurre i fenomeni di violenza?
Diccelo con una foto o un video. Porteremo le tue richieste alle istituzioni di riferimento in rappresentanza delle istanze della società civile italiana!
Maggiori informazioni sull’iniziativa qui
Fonte: comunicato stampa