Le rivolte popolari esplose in quasi tutti i paesi del nord Africa, con la sola eccezione del Marocco e dell’Algeria, porteranno ad un calo dell’export italiano in questi paesi.
Nel 2011 s’interromperà il trend di crescita degli scambi commerciali che aveva portato l’Italia a diventare uno dei più importanti partner commerciali dei paesi del nord Africa.
Alcuni dati serviranno a comprendere le dimensioni delle perdite che subiranno le imprese esportatrici italiane in nord Africa.
Nel corso del 2010 le esportazioni italiane verso la Tunisia erano aumentate del 30% facendo dell’Italia il secondo partner commerciale della Tunisia dopo la Francia.
L’Algeria, tradizionale esportatore di gas, nel 2010 ha avuto l’Italia quale terzo partner commerciale dopo Francia e Cina.
C’è preoccupazione per gli investimenti italiani in Egitto riguardanti principalmente i settori dell’agro-alimentare, della meccanica e del tessile-abbigliamento. L’Italia riveste l’importante ruolo di primo partner commerciale europeo dell’Egitto e il secondo considerando gli scambi globali dopo gli Stati Uniti.
Nel 2010 l’Italia aveva consolidato il ruolo di primo partner commerciale della Libia con il 20 per cento delle importazioni libiche.
La guerra civile che insanguina la Libia ha portato ad un quasi totale stallo delle attività economiche con pesanti ripercussioni sulle imprese italiane operanti nel paese nordafricano.
In questo quadro poco confortante, si segnala, per mancanza di acume e totale cecità, la politica xenofoba della Lega incurante del fatto che le principali imprese esportatrici italiane in nord Africa si trovano nei territori del nord Italia.
di Carmelo Panassiti
Foto: JacobEnos, Andres Rueda, US Army Africa, PicasMimmo, Ben Piven,