Comunicato stampa – Almeno 37 morti in cinque giorni – I responsabili devono essere condannati!
Bolzano, Göttingen, 12 gennaio 2011
Secondo informazioni giunte all’Associazione per i Popoli Minacciati (APM), gli scontri che infuriano in Nigeria hanno causato almeno 37 morti in soli cinque giorni. La maggior parte degli omicidi viene commesso nella città di Jos e nei suoi dintorni.
Le vittime appartengono indistintamente sia alla comunità di fedeli cristiani sia musulmani.
Lo scorso 11 gennaio sono morti 13 Cristiani della popolazione dei Berom.
Il loro villaggio Kuru Wareng era stato attaccato da musulmani del popolo dei Fulani.
Oltre ai morti sono state ferite tre persone e sono state distrutte tre case.
Lo stesso giorno sono state uccise altre cinque persone nel vicino villaggio di Barakin Ladi. Il 10 gennaio invece sono stati uccisi sette musulmani nel villaggio di Bukuru.
Centinaia di donne, bambini e anziani si erano rifugiati nella moschea del paese mentre gli scontri hanno causato la distruzione di cinque case.
Nella città di Maiduguri, a 520 km da Jos, lo scorso 9 gennaio è stato ucciso un poliziotto di guardia a una chiesa e, il giorno prima, un fedele cristiano.
Negli scontri avvenuti prima del congresso del partito “Congress for Progressive Change” (CDC), sostenuto principalmente da musulmani, sono morte tre persone. Le forze dell’ordine hanno arrestato alcuni partecipanti al congresso con l’accusa di istigazione alla violenza. Il giorno prima, il 7 gennaio, sette musulmani erano stati uccisi mentre tornavano a casa da un matrimonio.
Da Natale 2010 ad oggi la violenza tra i fedeli delle due confessioni religiose ha causato almeno 120 vittime. Dalla fine della dittatura militare nel 1999 ad oggi in Nigeria sono morte oltre 13.600 persone a causa dei conflitti etnici e religiosi.