Ieri, 4 luglio 2012, abbiamo ricevuto via mail il comunicato stampa che riportiamo qui sotto sulla conferenza stampa che si è tenuta a Caulonia (RC) per organizzare le proteste contro i tagli dei fondi per sostenere quei progetti di accoglienza che hanno dato un lavoro a tanti italiani e a tanti migranti nell’alta locride in provincia di Reggio Calabria. Secondo gli organizzatori della conferenza si tratta di una decisione politica perché le esperienze di Riace, Caulonia e di tanti altri paesi remano in senso contrario all’ideologia politica dominante.
Questa mattina si è tenuta la conferenza stampa in difesa dei progetti di accoglienza dei migranti di Caulonia, Riace e Benestare. Ha introdotto i lavori Giovanni Maiolo, sociologo del progetto di Caulonia e referente locale di Rifondazione Comunista, che ha spiegato come dietro alla mancata erogazione di fondi già stanziati ci sia un disegno politico teso a fare chiudere dei modelli di accoglienza che dimostrano che il fenomeno migratorio è gestibile senza violazioni dei diritti umani, senza Cie, senza respingimenti, senza clandestinizzazione.
Gli oltre 600 mila euro che non sono arrivati al progetto di Caulonia stanno arrecando danno ai lavoratori che da 7 mesi non ricevono lo stipendio, ai fornitori di cibo, vestiario e in generale di ogni bene primario, oltre che ai locatori a cui dal 2011 non viene pagato l’affitto.
Il disagio è anche dei migranti che non ricevono il pocket money.
È poi intervenuto Abel, richiedente asilo dalla Sierra Leone, in Italia da oltre un anno ma a cui ancora non è stato notificato l’esito della sua audizione in Commissione Territoriale, che ha posto l’accento proprio sui ritardi della Commissione e delle Questure nel rilascio dei documenti.
L’ex sindaco di Caulonia, Ilario Ammendolia, ha ribadito le ragioni della protesta spiegando che deve restare nei limiti di una contestazione civile e che bisogna evitare qualsiasi degenerazione. Anch’esso ha sottolineato la chiara volontà politica di lasciare chiudere i progetti di accoglienza della Locride.
Intanto questa sera dalle 19e30 un operatore ed un migrante saranno ospiti dell’emittente televisiva Telemia per spiegare le loro ragioni.
Si è inoltre deciso di comporre una delegazione per incontrare Laura Boldrini, portavoce italiana dell’Unhcr, che sarà nei prossimi giorni a Riace dove parteciperà al Riaceinfestival.
Sono state annunciate ulteriori iniziative nei prossimi giorni e non si è escluso una manifestazione a Reggio Calabria, di fronte alla Prefettura.