“Siamo arrivati a un punto tale d’esasperazione che non ci resta altro che l’ “arma” dello sciopero della fame!
Viviamo in un paese che abbiamo adottato come il nostro. I nostri bambini sono nati qui e ormai non conoscono altro patria che l’Italia. Noi ci siamo inseriti nel tessuto sociale italiano, portando ogni giorno il nostro contributo al consolidamento del benessere d’una nazione che è ormai la nostra. Noi ci glorifichiamo dei successi dell’Italia, soffriamo con il paese in tempi di recessione, rendendoci sensibili alle gioie e ai dolori di un paese che abbiamo imparato ad amare, a rispettare, a portare nei nostri cuori, senza lamentarci più degli altri.
Tuttavia siamo arrivati a un tale punto d’assurdità che dobbiamo gridare al mondo la nostra “sete” di legalità ! Ogni giorno siamo respinti verso orizzonti dove è difficile ai comuni mortali resistere al compromesso e cadere nei tranelli d’una criminalità organizzata che è una realtà in questo paese !
Come far capire che è la legge che ci spinge verso la clandestinità?
Come far capire, visto che i testi parlano chiaro, che bisogna aspettare sette vedi anche nove mesi per il rinnovo di un permesso di soggiorno d’una validità di un anno !
Come si può accettare il circolo vizioso verso il quale siamo spinti: per lavorare, dobbiamo avere i documenti in regola; per avere i documenti in regola bisogna lavorare !!! Tra i due baratri c’è la continua minaccia d’un arresto per soggiorno irregolare e d’una espulsione senza appello. La Questura è fatto per fare dei regolari o degli irregolari?
Le dichiarazioni ufficiali sono senza ambiguità: non si vuole un’Italia multiculturale. E questo lo si vive negli atti fino all’assurdo! Nonostante tutto, questa è la patria dei numerosi Balotelli che sono l’orgoglio e gioia di molti italiani, di quelli che hanno contribuito a raddrizzare la curva demografica della Nazione, di quelli che, domani (vale a dire oggi), sono la garanzia di una copertura assicurata del déficit della sicurezza sociale a vantaggio di tutti coloro che vanno in pensione.
Non ci resta altro che lo SCIOPERO DELLA FAME per chiedere il ripristino della legalità che protegge e permette la virtù.
A partire da oggi, quindi, iniziamo un’azione nonviolenta di sciopero della fame per dire al mondo: i morti di fame d’Italia si lasciano morire di fame in quest’Europa d’abondanza per non essere più spinti agli angoli della legge !!!
Ci siamo circondati di precauzioni e garanzie (giuridiche e sanitarie) affinché la nostra manifestazione si svolga nelle migliori condizioni possibili: niente cibo, solo un po’ d’acqua e tre bibite zuccherate al giorno (cappucini, aranciate) per permettere ai nostri corpi di continuare a pensare e di tenersi in forma.
Chi vuole unirsi a noi non ha che da aggiungere il proprio nome e le proprie coordinate alla lista qui sotto e inviarla all’indirizzo email del presidente del movimento degli africani
ouattara1@gmail.com
- OUATTARA Gaoussou Cote d’voire ouattara1@gmail.com oltranza
- DABRE Yacouba Burkina Faso abdoulrazak393@gmail.com 7G
- MBEZELE Felicité Cameroun antizamba@yahoo.it 7G
- GAYE Lamine Senegal
- KIZILALA Mayele Congo Democratico
- BUFO Aurora italia negraurora@hotmail.com
- RAJA Aftab Pakistan
- DIAW Pape Senegal – (FI)
- FOFANA Mamadou Cote d’Ivoire
- KANTE Mamourou Guinea
- DIARA Samakou Mali
- KOUMA Maurice Cote d’Ivoire
- UMUKUNZI Eugenie Burundi
- NITUNGA Alice Burundi
- TEFERA Senny Mali
- DEMBELE Soutougoumba Mali