Una mostra di costumi per balletto creati da Mario Ferrari nel corso degli ultimi 20 anni sarà allestita all’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi. Si tratta di trenta pezzi realizzati per diverse compagnie, festival ed esposizioni in giro per il mondo. L’evento, ‘Fan/amore, danza e costumi’ (‘fan’, arte in lingua araba) sarà inaugurato il prossimo 25 giugno e si concluderà il 10 luglio 2021.
La cerimonia di inaugurazione dell’esposizione sarà anche l’occasione per sottoscrivere una convenzione di collaborazione tra l’Istituto Italiano di Cultura e il Teatro dell’Opera di Tunisi per la realizzazione di varie iniziative nell’ambito della musica, del teatro e della danza.
A testimonianza della proficua collaborazione con il Teatro dell’Opera di Tunisi, nella mostra saranno esposti i costumi realizzati per “Didone ed Enea” e “Romeo et Juliette”, due produzioni di grande successo di pubblico degli ultimi anni. Fra i costumi di Ferrari saranno esposti nella mostra anche quelli creati per “Il Grande Viaggio del Divino Dante, per “Fatidicus”, spettacolo particolarmente acclamato dalla critica di danza, ma anche i tutù appartenenti alla tradizione classica come la Bayadere, la Bella Addormentata, Paquita e alcuni pezzi unici ispirati al balletto Cenerentola e allo Schiaccianoci. La mostra resterà aperta fino al 10 luglio 2021.
Le straordinarie doti di Mario Ferrari sono il frutto di anni dedicati all’arte, prima studente all’Accademia di Belle Arti di Roma – dove affina le sue qualità come pittore e scultore – a cui segue l’intensa carriera nello spettacolo dal vivo come danzatore e performer tuttora alternata con quella di stilista e scenografo. Ha creato i costumi e le scenografie di spettacoli di danza rappresentati in tutto il mondo, alcuni dei quali hanno ricevuto premi internazionali fra cui Danza Contemporanea de Cuba, il Teatro Massimo di Palermo, il Balletto di Toscana, e la compagnia OPLAS con la quale le sue opere faranno il giro del mondo apprezzate ed ammirate da centinaia di migliaia di persone. Ferrari opera principalmente tra l’Italia, ad Umbertide (PG) ove risiede la casa madre della sartoria di haute couture per il balletto da lui creata, e la Tunisia dove ha dato vita ad un progetto sartoriale innovativo che coniuga tradizione ed innovazione sempre nel rispetto di principi di eco-sostenibilità ( in particolare nella scelta dei tessuti ).
Fonte: esteri.it