Istituzioni, organizzazioni non governative e società devono unirsi in una “alleanza civile” per affrontare il grande tema dell’immigrazione. Il ministro Federica Mogherini ha insistito a lungo sulla necessità di uno lavoro comune e su più piani nel suo intervento, a Lampedusa, alla cerimonia di commemorazione della strage del 3 ottobre 2013. “È un dovere morale, politico e istituzionale essere qui”, ha detto.
Sono tre, ha spiegato, le linee su cui è necessario agire. “Primo, bisogna continuare a salvare vite umane, costruire un sistema di accoglienza e asilo nazionale, e aprire canali legali di immigrazione”, ha detto Mogherini.
Secondo, “è necessario lavorare sui Paesi di transito e la Libia in primo luogo. Non appena, e ci auguriamo avvenga presto, ci sarà un governo chiederemo per prima cosa la firma della convenzione di Ginevra e la possibilità che l’Unhcr lavori in Libia”.Infine, “servono politiche di lungo periodo per i diritti umani, la prevenzione dei conflitti, la cooperazione allo sviluppo e l’accesso alle risorse”, ha proseguito il ministro, “vanno prese decisioni oggi o chi tra 10 o 20 anni avrà responsabilità istituzionali si ritroverà con gli stessi problemi”.
Fonte: esteri.it