Bisogna fare in modo che la Libia “non diventi un Paese in cui la conflittualità è diffusa e permanente in modo irreversibile”. Lo ha detto il Ministro Federica Mogherini, a Firenze a margine della Conferenza a Palazzo Vecchio sul tema: “Il futuro dell’Europa. Il ruolo dei governi e degli enti locali nel processo di integrazione” organizzata con l’Istituto Universitario Europeo.
“La situazione in Libia – ha ribadito Mogherini – è, prima di tutto, estremamente preoccupante, la seguiamo non solo con grandissima apprensione, ma anche molto da vicino. E’ una situazione molto più complessa di quanto appaia”. “Stiamo coordinando in sede Ue, ma ne ho parlato anche con Ban Ki Moon a New York, lo sforzo internazionale per appoggiare una qualche forma di dialogo e di riconciliazione nazionale, il percorso è estremamente difficile e molto faticoso”, ha proseguito il ministro. La Libia è di fronte a un bivio in questo momento. Può provare a percorrere la strada della riconciliazione nazionale, delle elezioni e della riforma costituzionale. Bisogna accompagnare e sostenere i libici in questo sforzo, l’unica strada è questa”.
Ucraina, avviato dialogo interno a guida Osce
“Ho visto – ha detto il Ministro a Firenze – che Putin ha disposto il ritiro delle truppe dalla frontiera Ucraina, vediamo se alla disposizione segue il fatto. E’ però un fatto – ha aggiunto – che il dialogo interno sotto la guida dell’Osce si è avviato. Un piccolo processo di confronto, difficile, faticoso tra le diverse parti della società ucraina si sta svolgendo e credo che possa essere l’unica utile condizione per elezioni che possano dare una piena legittimità”.
Importante tornare a partnership Ue-Russia
“Per noi l’importante è che si riesca a risolvere la crisi ucraina e si possa tornare ad una partnership tra Ue e Federazione Russa e tra la Nato e la Federazione Russa”, ha sottolineato il Ministro “Siamo in una fase – ha affermato Mogherini – in cui le relazioni tra Ue e Federazione Russa e soprattutto tra Nato e Federazione Russa sono in revisione. Siamo convinti – ha quindi sottolineato il ministro – che la soluzione dei problemi passi per la cooperazione internazionale e non per il conflitto. Ci auguriamo che il passaggio di domenica prossima delle elezioni consenta di aprire una stagione di relativa distensione nel Paese, di riforme istituzionali, di inclusione, di democratizzazione e anche di rapporti di vicinato tra Ucraina e Federazione Russa”.
Fonte: esteri.it