L’integrazione con i Paesi del Mediterraneo è una scelta obbligata per l’Europa, oggi più che mai in un contesto generale di crisi economica e finanziaria che ha dato un’accelerazione a questo processo. Lo ha detto il sottosegretario del ministero degli esteri, Stefania Craxi, nel suo intervento al Forum Economico e Finanziario per il Mediterraneo, in corso a Milano.
Per evitare che il rilancio dell’integrazione incontri gli stessi ostacoli che ha incontrato il Processo di Barcellona, ha sottolineato Craxi, è importante, accanto all’approccio politico-diplomatico, dare più spazio al mondo dell’impresa, spesso in grado di trovare terreni di confronto e dialogo laddove la politica vacilla.
“Nell’area del Mediterraneo – ha detto Stefania Craxi – ci sono ancora troppi muri di odio e intolleranza che spesso la politica non è in grado di abbattere. Anzi, troppe volte è proprio la politica la causa dell’impossibilità di un’integrazione”. In questo senso, Craxi ha insistito sulla necessità di aprire alle imprese, in molte occasioni, “in grado di mobilitare risorse con una velocità che i governi non possono eguagliare”.
Nel processo di integrazione, ha concluso il Sottosegretario, l’Italia è da anni in prima linea considerando “il Mediterraneo una scelta obbligata per l’Europa”, convinzione rafforzata dall’esplosione della crisi e economica e finanziaria.