“Il Mediterraneo è sempre stato un luogo di contatti e scambi tra persone e culture diverse”. Lo ha dichiarato la Vice Ministra degli Esteri Marina Sereni intervenendo in videoconferenza al 5th EU-Arab World Summit, promosso dal Delphi Economic Forum con il patrocinio del Governo greco.
“L’area mediterranea – ha spiegato Sereni – è oggi segnata da crisi regionali e conflitti civili, dalla Libia alla Siria, dalla piaga del terrorismo alle migrazioni e ai traffici illegali, che danno vita a linee di frattura sulle quali Europa e mondo arabo si incontrano e a volte si scontrano. Covid-19 ha ulteriormente esacerbato questa situazione. Nonostante ciò, il destino della regione è quello di un unico ecosistema politico, economico e culturale nel quale dobbiamo essere in grado di rafforzare il dialogo, disinnescare le tensioni e favorire la cooperazione. In questo senso, l’Italia è molto preoccupata per i recenti sviluppi nel Mediterraneo Orientale. La de-escalation, che è nell’interesse di tutti, rimane il nostro obiettivo”.
“Le politiche migratorie – ha detto ancora la Vice Ministra – offrono in questo senso un campo di cooperazione. Discutere le questioni migratorie con i Paesi più coinvolti è per l’Italia molto importante. Per questo crediamo che la dimensione esterna della politica europea debba essere il fulcro su cui costruire l’intero sistema del Nuovo Patto sulla migrazione e l’asilo”.
“I recenti tragici eventi a Nizza e a Vienna – ha proseguito Sereni – ci ricordano tristemente che il terrorismo è lungi dall’essere sconfitto. Sebbene militarmente battuto, Daesh rappresenta ancora la principale minaccia, poiché conserva la capacità di ispirare attacchi ben oltre la sua area di origine. L’Italia ritiene che la sicurezza nella regione debba basarsi su un approccio che tenga in debita considerazione sviluppo economico, rafforzamento delle istituzioni, aiuti umanitari e ricostruzione civile. Minacce come il terrorismo e lo sfruttamento dei flussi migratori illeciti sono problemi che coinvolgono tutti, mettendo in questione l’identità culturale e la coesione politica e sociale. Per questo – ha concluso la Vice Ministra – il Mediterraneo deve diventare la nostra priorità strategica”.
Fonte: esteri.it