Le imprese ad alto tasso di sviluppo ed imprenditoria femminile sono i due fattori chiave per sprigionare il potenziale di crescita in Nord Africa e Medio Oriente. Lo sottolinea un rapporto OCSE presentato ad una riunione del Gruppo del Gruppo di Lavoro MENA-OCSE sulle politiche per le PMI, l’imprenditorialità e lo sviluppo del capitale umano, alla Farnesina.
“La creazione di nuove imprese ad alto tasso di sviluppo – ha spiegato il Sottosegretario Marta Dassù nel suo intervento – potrebbe assistere la regione MENA a compiere un salto di qualità, completando la transizione da un modello basato su micro-imprese, confinate all’economia informale, verso aziende innovative e ben integrate nell’economia mondiale. “È tuttavia necessario un “business environment” più favorevole per consentire a tali imprese di trarre pienamente vantaggio dai benefici della globalizzazione”.
Il Sottosegretario allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti ha ricordato invece la positiva integrazione fra il modello italiano di PMI ed i sistemi produttivi locali nella regione MENA, che ha favorito accresciuti flussi commerciali e di investimento in tutta la regione mediterranea.
Il Gruppo di Lavoro, copresieduto da Tunisia e Italia, discute un nuovo Rapporto realizzato dall’OCSE e dall’International Development Research Centre “New Entrepreneurs and High-Growth Enterprises in MENA”, che ha identificato le barriere esistenti nella regione per la creazione di nuove imprese, nonché i possibili percorsi per accelerare lo sviluppo di imprese dotate del maggiore potenziale per l’occupazione, l’innovazione e la crescita.
Secondo il Rapporto, la quota di imprese nella regione MENA con un alto potenziale di crescita è comparabile a quella di altre regioni: il 10% delle imprese mature nella regione MENA prevede una crescita nel numero di addetti, rispetto al 5% dell’America Latina ed all’8% dei Paesi asiatici a basso reddito. Tuttavia, poiché la quantità di aziende è così bassa nella regione MENA, il numero complessivo di imprese ad alto tasso di crescita è di gran lunga inferiore a quello delle altre regioni.
Al fine di promuovere imprese ad alto tasso di crescita nella regione, la priorità deve essere data al miglioramento del clima d’affari per tutti gli imprenditori, in particolare attraverso riforme per eliminare la concorrenza sleale, migliori servizi pubblici essenziali (infrastrutture di trasporto, elettricità e TIC), un più efficace quadro normativo in materia di contratti.
Il Rapporto suggerisce inoltre che aumentare la partecipazione femminile alla forza lavoro potrebbe rappresentare il fattore con il maggiore impatto sulla creazione di nuove imprese nella regione mediterranea. Nella regione MENA, solo il 32% delle donne in età attiva fa parte della forza lavoro, rispetto al 61% dei Paesi OCSE.
Fonte: esteri.it