Massacri Ouattara: Ban Ki-Moon chiede misure

Ban Ki-Moon chiede misure contro i massacri che avrebbero perpetrato i ribelli fedeli a Ouattara.

Il capo dell’Onu ha chiesto a Alassane Ouattara, riconosciuto dalla comunità internazionale, di prendere delle misure contro coloro che hanno preso parte al massacro di oltre ottocento persone nella parte occidentale della Costa d’Avorio. Lo ha detto domenica un portavoce delle Nazioni Unite.

Venerdì, l’alto commissario dell’Onu per i diritti umani si è detto molto preoccupato delle “serie violazioni” dei diritti umani ad opera delle forze che appoggiano il presidente riconosciuto dalla comunità internazionale, Alassane Ouattara.

Secondo l’Onu e diverse organizzazioni internazionali, la conquista di Duékoué — importante città all’incrocio con la parte occidentale della Costa d’Avorio – avvenuta martedì scorso ad opera dei ribelli pro-Ouattara è stata accompagnata da massacri su ampia scala, con bilanci che variano tra 330 e il migliaio di persone “morte o disperse”.

La Croce Rossa Internazionale sostiene che ci sono stati “almeno 800 morti” in un solo giorno, il 29 marzo, parlando di “violenza generale”, mentre la ong cattolica Caritas parla di ”un migliaio di morti o dispersi“ tra il 27 e il 29 marzo.

Una missione dell’ONU a Duékoué ha confermato la morte di centinaia di persone.

Queste gravi accuse di possibili “crimini di guerra” sono molto imbarazzanti per il signor Ouattara sin da quando è appoggiato dall’OnuCI (la missione dell’Onu in Costa d’Avorio), che ha assicurato la sua protezione e che ha convalidato la sua vittoria alle presidenziali del 28 novembre [2010].

Fonte: blueteamci.com / www.afrikdignite.com / infoscotedivoire.net / www.rti.ci

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