Mali: I volontari italiani CISV restano con la popolazione
La testimonianza dei cooperanti rimasti a Bamako
Mentre in Mali si inasprisce il conflitto che ha già messo in fuga decine di migliaia di profughi, «i volontari impegnati in loco hanno confermato l’impegno a rimanere nel paese malgrado le difficoltà, per proseguire i progetti di sviluppo avviati e restare accanto alle organizzazioni contadine con cui collaborano da anni» ha dichiarato Piera Gioda, presidente dell’ong CISV.
L’associazione torinese che si occupa di cooperazione allo sviluppo è adesso al lavoro nella Regione di Mopti, al confine con il Burkina Faso (una delle mete dei rifugiati maliani), dove promuove la sovranità alimentare e la lotta alla povertà. «In particolare puntiamo a potenziare il settore agro-zootecnico, che è vitale per un’economia a vocazione pastorale, ma che ora è in forte crisi per la degradazione delle risorse naturali e per gli scontri nel Nord del paese» spiega Fabio Ricci, da due anni coordinatore dei progetti CISV in Mali. «Adesso il nostro compito è mantenere l’impegno a fianco dei 20.000 allevatori e agricoltori maliani con cui stiamo realizzando attività di formazione e di gestione dei settori produttivi. Ma più che gli aspetti tecnici, in questo momento è importante la nostra presenza in quanto tale, che ha un significato rassicurante: i nostri partner maliani si sentono sostenuti vedendo che restiamo con loro e ne condividiamo la situazione quotidiana, anche a costo di correre dei rischi».
Fonte: UFFICIO STAMPA CISV