La missione umanitaria italiana nel Mali per combattere le malattie agli occhi che colpiscono la popolazione continuerà anche il prossimo anno con l’aiuto della cooperazione italiana che s’impegnerà per rendere stabile la presenza del personale medico attraverso la formazione del personale locale.
L’importanza della missione “Ridare la luce”, sotto il punto di vista della cooperazione internazionale, è stata sottolineata dalla visita del Direttore Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Esteri, Elisabetta Belloni insieme con il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Vincenzo Camporini e al Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di squadra aerea Daniele Tei, che hanno incontrato le Autorità locali ed il personale della missione sanitaria italiana che ha concluso in questi giorni la sua missione nell’Ospedale civile della città di Gaò.
La missione, che ha visto la partecipazione di 60 persone, tra medici, paramedici, piloti e personale per il supporto logistico, e’ un’iniziativa dell’Ong “Associazione Fatebenefratelli per i Malati Lontani” (AFMAL), svolta in collaborazione con l’Aeronautica Militare, Alenia Aeronautica (società di Finmeccanica), Esercito Italiano, Istituto Superiore di Sanità e volontari.
Dal 24 novembre all’11 dicembre 2009 sono stati effettuati 500 interventi chirurgici alla cataratta e oltre 1000 visite oculistiche.
Le 11 missioni Ridare la Luce, svolte in collaborazione tra l’AFMAL e l’Aeronautica Militare, hanno consentito fino ad oggi di effettuare oltre 20.000 visite oculistiche e 4.100 interventi chirurgici alla cataratta.
Il tema delle cura delle malattie della vista e infettive è fortemente sentito dalla Cooperazione del Ministero degli Esteri.
“C’è il progetto di rendere permanente quest’attività, equipaggiando l’ospedale di Gao in modo da formare una leva di personale maliano. La cooperazione vuole investire su questa iniziativa e spero che attorno ad essa possano nascere altre attività di sviluppo, come centri per la fornitura di energia o acqua”, ha detto il DG Belloni.
Il progetto finanziato dalla DGCS prevede quindi la realizzazione, a partire dal 2010, di una clinica oculistica presso l’Ospedale di Gaò. Verranno costruiti anche alloggi per i medici locali e le loro famiglie al fine di creare una comunità medica stabile in questa regione di confine particolarmente povera e disagiata.
Il progetto verrà sviluppato in stretta collaborazione con il Dipartimento Malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità. In particolare è prevista la costruzione di un reparto di oftalmologia, l’installazione di attrezzature di chirurgia oculistica e di un laboratorio di analisi, dove medici italiani e maliani collaboreranno per la cura e lo studio delle patologie oftalmiche.
Il Mali (in francese République du Mali) è uno Stato dell’ Africa occidentale situato all’interno e senza sbocchi sul mare. Il suo territorio, per la maggior parte pianeggiante, è costituito al nord da deserto, al sud dalla savana.
L’economia è prevalentemente agricola e i raccolti dipendono quasi interamente dall’irrigazione e dalle piene stagionali del Niger e dei suoi affluenti. La coltivazione di generi destinati al fabbisogno alimentare occupa circa l’86% della popolazione attiva; La popolazione del nord è votata soprattutto all’allevamento estensivo e transumante di copiose greggi che popolano tutta la fascia del Sahel; lungo il corso del fiume Niger la pesca è una delle attività più praticate assieme all’orticoltura.