Nel Mediterraneo si specchiano molti dei nostri problemi e dopo la primavera araba non c’è stata un’estate felice. In questo quadro è fondamentale il ruolo dell’Italia per il collegamento tra nord e sud. Con l’intervento del Presidente dell’ANSA Giulio Anselmi si è aperto alla Farnesina il seminario organizzato dall’ANSA “Italy for the Mediterranean region – information and development“, nell’ambito della 21esima assemblea generale dell’AMAN, l’alleanza delle agenzie di stampa del Mediterraneo.
“Il Mediterraneo è il mare in cui si specchiano molti dei problemi di questo momento. – ha detto Anselmi – A nord vediamo la Grecia, la Spagna e l’Italia, vediamo problemi che vanno oltre la zona euro, e che sono anche sociali. Le conseguenze vengono avvertite nell’area mediterranea, ma anche in tutto il mondo. La crisi che chiamiamo Primavera araba non è finita con un’estate felice, buona parte del Nord Africa e del Medio Oriente è ancora in fiamme, e non ovunque c’è quiete. Ancora stamane c’è notizia di vittime in Siria”.
Drammatico confronto tra nuova e vecchia informazione
“La nostra rete informativa – ha proseguito il presidente dell’ANSA – è calda, per il nostro mestiere e per le cose che stanno succedendo. La Primavera araba ha portato un drammatico confronto tra nuova e vecchia informazione. Ha mostrato la nostra forza e la nostra debolezza, la credibilità, la velocità, talvolta soccombenti rispetto a Twitter”. Secondo Anselmi, ”l’Italia ha un ruolo di collegamento tra nord e sud in cui torna, dopo un periodo di ripiego su se stessa. E l’ANSA, che dispone della maggiore rete estera di corrispondenza, persegue una linea di sviluppo che ci ha portati a invitarvi qui per parlare di temi del momento e confrontarci sul nostro lavoro”. ”A fronte della crisi dell’informazione tradizionale – ha concluso il Presidente – è importante ragionare insieme su vie di sviluppo e ruolo della comunicazione. Parlarne insieme è auspicio di buona fortuna”.
Conoscersi meglio è favorire la stabilità
L’AMAN registra il ritorno della Libia, che era assente dal 2003, ha reso noto il viceportavoce della Farnesina Carlo Schillaci, che portando il saluto del Ministro Giulio Terzi, in missione in Libano, ha affermato che “conoscersi meglio è favorire la stabilità, grazie anche alla rete dei giornalisti mediterranei, un terreno fertile. Occasioni come questa sono fondamentali, è per questo che ci tenevamo particolarmente ad avere questa parte dei lavori qui al ministero”.
Nel dibattito dedicato allo sviluppo dell’Italia nel Mediterraneo, il Presidente delle Regione Calabria Giuseppe Scopelliti ha sottolineato che “la politica deve saper guardare oltre e pensare al futuro e guardare oltre i confini nazionali. Dove ci sono grandi opportunità da sviluppare, e tanto più nel Sud del Mediterraneo”. In questo quadro, è importante il ruolo che può svolgere la nostra diplomazia, ha sottolineato, grazie anche alla “dinamicità dei nostri ambasciatori”. “Mai come oggi è necessario interagire con le Regioni e le imprese del mondo per sostenere lo sviluppo”, ha detto il Presidente delle Regione Lazio Renata Polverini. Per il Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro “la comunicazione nel Mediterraneo è il futuro. Noi come regione vogliamo essere protagonisti di questa scommessa”.
Fonte: esteri.it