Il Consiglio Nazionale Transitorio è la legittima autorità di governo in Libia. Lo ha stabilito il Gruppo di Contatto nel corso della quarta riunione che si è svolta a Istanbul con i rappresentanti di trentadue paesi e di sette organizzazioni internazionali. Il CNT viene riconosciuto come guida del processo di transizione e vengono apprezzati i suoi sforzi per allargare la propria base a tutta la popolazione libica.
Il Gruppo si appella a tutti i partiti a formare un governo ad interim che assicuri una regolare e pacifica transizione, con una ‘road map’ che preveda la creazione di una Convenzione nazionale, di una costituzione e di elezioni parlamentari.
Il Gruppo di Contatto riafferma il ruolo guida delle Nazioni Unite nel facilitare il dialogo e nel supportare un processo di transizione politica inclusiva, attraverso l’Inviato Speciale in Libia, con cui tutti gli attori in campo sono invitati a cooperare.
Nell’ottica dell’avvio di un processo di transizione politica in Libia, il Gruppo delinea alcuni punti chiave: Gheddafi deve lasciare il potere; il rispetto dell’integrità territoriale, della sovranità e dell’unità della Libia; il processo di transizione deve essere inclusivo, con ownership libica e che possa includere esponenti del precedente governo (esclusi coloro che si sono resi responsabili delle violenze contro i civili), dell’opposizione e di altri elementi della società civile, nell’ottica di una riconciliazione nazionale.
Sul fronte del sostegno economico-finanziario al Cnt, il Gruppo chiede di proseguire con la formula Meccanismo di Finanziamento Temporaneo sancito alla riunione di Abu Dhabi e incoraggia l’utilizzo dei beni libici congelati per venire incontro alle esigenze della popolazione.
Quanto all’impegno italiano, il Ministro Franco Frattini ha reso noto che ci sarà una prima tranche da 100 milioni di euro nei prossimi giorni. “L’Italia ha deciso di utilizzare la norma di legge inserita nel decreto missioni – ha spiegato il Ministro – e quindi abbiamo concluso già stamani un primo accordo per mobilitare una prima tranche di 100 milioni di euro a favore del Cnt di Bengasi e questo avverrà con la firma dell’accordo nell’arco di due-tre giorni”. E “nelle prossime settimane un’ulteriore tranche che arriverà complessivamente a 300 milioni di euro verrà mobilitata in accordo con le autorità di Bengasi”, ha aggiunto il Ministro.
Fonte: esteri.it