Mentre le forze della coalizione, per il settimo giorno, continuano ad attaccare con missili aerei le forze fedeli a Gheddafi, una delegazione di alto livello in rappresentanza di Tripoli ha accettato di partecipare alla roadmap dell’Unione Africana per risolvere la crisi.
Gli attacchi aerei condotti contro i militari fedeli a Gheddafi nella città orientale di Ajdabiya, hanno costretto la popolazione a fuggire. Un aereo da combattimento francese ha distrutto nella notte l’artiglieria nemica al di fuori della città.
I militari statunitensi hanno fatto sapere di essere a conoscenza del fatto che Gheddafi starebbe armando i volontari per combattere la rivolta contro il suo regime.
“Non sono sicuro… se siano veri volontari o meno e non so quante di queste reclute riuscirà veramente ad ottenere. Tuttavia trovo interessante il fatto che lui senta la necessità di cercare rinforzi civili”, ha detto il vice ammiraglio William Gortney.
L’agenzia di stampa libica Jana ha detto che Gheddafi ha deciso ieri (venerdì 25 marzo) di promuovere tutti i soldati, tutti gli ufficiali e gli agenti della sicurezza attualmente all’opera, così come ha promosso il personale del ministero dell’interno. Giovedì, gli Usa hanno esortato l’esercito libico affinché fermi le ostilità.
Nel frattempo ad Addis Abeba, la delegazione di Gheddafi, ha accettato di migliorare la roadmap dell’Unione Africana per porre fine alla crisi in Libia.
La roadmap chiede la fine immediata di tutte le ostilità, la cooperazione delle autorità libiche per gli aiuti umanitari, e la protezione di tutti gli stranieri, compresi i lavoratori migranti africani”.
Fonte: allafrica.com