“E’ una giornata storica per i popoli che hanno sofferto le conseguenze del colonialismo: il Leader della Rivoluzione ha reso nuovamente orgoglioso il popolo libico grazie alle pubbliche scuse offerte dal primo ministro italiano Silvio Berlusconi al popolo della Libia per il periodo coloniale”. Così è scritto in una notizia apparsa sul sito web dell’agenzia di stampa libica Jamahiriya news agency.
La città di Benghazi è stata teatro dell’evento che ha visto ieri, 30 agosto, la presenza dei leader africani. All’incontro erano infatti presenti re, sultani, emiri e sceicchi di tutto il Continente oltre, ovviamente, ai più alti rappresentanti della Libia compresi i membri dei corpi diplomatici accreditati nel paese nordafricano.
La notizia delle scuse offerte dal premier Berlusconi è stata ripresa da molti siti web che hanno sottolineato l’importanza economica, oltre che politica, di quanto è successo ieri nel paese dell’Africa settentrionale.
L’accordo infatti prevede investimenti per il prossimo ventennio di 5 miliardi di dollari a titolo risarcitorio per gli errori risalenti al periodo coloniale.
Secondo il primo ministro italiano l’accordo servirà alle imprese del Bel Paese che potranno partecipare alla costruzione delle infrastrutture in Libia forse anche con qualche vantaggio in più rispetto alle altre aziende. E’ scritto in una notizia Ansa apparsa sul sito web Leggo Estate.
Le tv libiche sul satellite hanno ripreso le manifestazioni e le parate militari in diretta.
“Questo accordo apre le porte a futuri accordi di cooperazione e di partnership tra la Libia e l’Italia”, ha detto il dittatore della Libia Muammar Gheddafi secondo quanto riportato dall’agenzia Gulf news.
Taipei Times sottolinea come Tripoli abbia “giocato con le parole” al fine di normalizzare le relazioni con l’occidente. Il figlio di Gheddafi ha detto che il governo della Libia ha ammesso le proprie responsabilità nella strage di Lockerbie.
“Sì, avevamo scritto una lettera al Consiglio di sicurezza [dell’Onu] dicendoci responsabili per gli atti dei nostri impiegati… questo tuttavia non vuol dire che siamo noi gli autori”, ha detto Saif al-Islam Gheddafi in un’intervista alla BBC.
Recentemente la Libia e gli Usa hanno siglato un accordo per risarcire le vittime degli attacchi reciproci iniziati da entrambi i paesi negli anni ’80. Un accordo anche questo che apre la strada alla normalizzazione dei rapporti.
Foto: Gordontour su Flickr