LE STRADE DI SOWETO
C’era un fanciullo vestito di nero
che si contava le costole
in fondo ad una camera chiusa
sulla dolcezza della sera.
C’era un cane grosso come la disperazione
che aveva perso una zampa
sognando i resti che avanzavano
da un pranzo ufficiale.
C’era un soldato dal portamento drammatico
Che ingoiava le pallottole del suo fucile
Per non vedere più ai suoi piedi
Donne morire col figlioletto in braccio.
C’era una prigione tutta bianca
Con una cella tutta nera
Dove uomini, dimentichi del loro nome,
erano rinchiusi e mai processati.
C’era una donna dallo sguardo spento
In attesa dei suoi undici figli
Sulla strada del cimitero
Dove non aveva potuto seppellirli.
C’era una voce bella come la vita
che cantava la libertà su di un’aria
che suonava come un incubo
nell’orecchio del condannato a morte.
Henri Boukoulou
Fonte: “Poeti Africani Anti-Apartheid”, Edizioni dell’Arco