A Rosarno, in duemila vivono tra gli stenti
(ANSA) – ROSARNO (REGGIO CALABRIA), 30 MAR – A Rosarno, nella piana di Gioia Tauro, 50 chilometri da Riace, alla ribalta per l’avveniristico progetto di integrazione degli immigrati, c’e’ l’altra faccia della situazione migratoria in Calabria.
Durante i mesi invernali (da ottobre a febbraio generalmente ma quest’anno sono ancora li’ perche’ hanno lavorato poco e non hanno i soldi per andare via) arrivano circa 1.500/1.700 lavoratori stagionali per la raccolta delle arance. Cosi’ suddivisi: 600 nella cosidetta ex cartiera (una vecchia fabbrica abbandonata che si trova nel Comune di San Ferdinando, ex Modul System, realizzata con fondi pubblici e mai entrata in funzione).
Quest’anno c’erano soprattutto ghanesi e una trentina di rifugiati politici in maggioranza sudanesi. Alla Rognetta (comune di Rosarno) circa 200 persone, prevalentemente africane subsahariane francofone e un 15-20 % di maghrebini. Alla Collina (comune di Rizziconi, localita’ Marotta)due casolari diroccati in un terreno confiscato alla mafia, circa 400 africani francofoni).
Fino a quest’anno – prima dei finanziamenti stanziati dalla Regione attraverso la protezione civile che ha cercato di far fronte all’emergenza umanitaria con 50mila euro – l’unico intervento era stato realizzato dal comune circa un anno e mezzo fa e solo alla Cartiera: hanno sistemato 8 docce, e messo le fontane fuori, circa 6, poi il comune di San Ferdinando ha messo 8 bagni chimici. Oggi, dopo i soldi della Regione, hanno portato altri 10 bagni chimici sempre alla Cartiera.
Con questo finanziamento il commissario prefettizio ha fatto realizzare alcuni interventi bloccando cosi’ la possibilita’ di sgomberi.
Alla Rognetta non c’era nulla, solo una fontana per lavarsi e niente tetto sotto cui dormire. Dopo i soldi della Regione, hanno portato via tutti i detriti e la spazzatura, hanno portato una decina di bagni chimici, 4 box doccia e messo moduli abitativi in lamiera per tutti. Alla collina, hanno messo due cisterne per l’acqua potabile da 5.000 litri ciascuna. Inoltre l’asp con la protezione civile sta procedendo con le vaccinazioni, ne hanno vaccinati circa 850.
“Inizialmente – dice il commissario straordinario di Rosarno, Domenico Bagnato – avevamo pensato di sgomberare l’ex cartiera e l’altra fabbrica. Poi ci siamo accorti che la situazione non era praticabile perche’ avrebbe creato enormi problemi da un punto di vista dell’ordine pubblico. E cosi’, grazie anche all’aiuto della Regione, abbiamo provveduto a sistemare bagni chimici e container per rendere un minimo piu’ decorosa la permanenza di questi immigrati”.
(ANSA) 30-MAR-09 17:00